martedì 3 Dicembre 2024

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Lamette: “100 BPM? Un insieme di emozioni contrastanti” – INTERVISTA

A tu per tu con il duo piacentino, in uscita con il loro EP d’esordio “100 BPM” disponibile dallo scorso 3 giugno

100BPM è il titolo del primo progetto discografico dei Lamette, al secolo Vasco Cassinelli e Cristian Pinieri. L’EP del duo piacentino, prodotto con Alessandro Landini e Marco Ravelli (Pinguini Tattici Nucleari, chiamamifaro, Iside) per Aurora Dischi e distribuito da ADA Music Italy, è composto da sei tracce tra cui spicca l’ultimo singolo estratto “Gocce blu”.

Ciao Vasco e ciao Cristian, benvenuti. Partiamo da “100 BPM”, cosa rappresenta per voi questo biglietto da visita discografico?

«Per noi questo EP rappresenta un bellissimo passo, rappresenta la chiusura di una fase della nostra vita e l’inizio di una nuova fase. Dopo praticamente due anni di attività siamo veramente orgogliosi di aver avuto la possibilità di raccogliere il nostro lavoro in un’unica opera».

Quali riflessioni vi hanno ispirato e quali stati d’animo vi hanno accompagnato durante la fase di composizione delle tracce?

«In realtà sia le produzioni che i testi sono un insieme di emozioni, un insieme di alti e bassi vissuti negli ultimi anni. Possiamo definire questo EP come un insieme di emozioni contrastanti che ci accompagnano tuttora nella nostra quotidianità».

A livello musicale, che tipo di sonorità avete voluto abbracciare assieme ai producer Alessandro Landini e Marco Ravelli ?

«Il processo creativo sulle produzioni è stato molto genuino e naturale, la maggior parte dei brani partono da un riff di chitarra o degli accordi di pianoforte buttati giù da noi due, successivamente abbiamo portato in session insieme ad Alessandro queste idee e le abbiamo sviluppate, non c’era ancora un’idea ben definita di sonorità, abbiamo semplicemente deciso di influenzarci a vicenda».

Lamette 100 BPM

Facciamo un salto indietro nel tempo, come vi siete conosciuti e quando avete deciso di mettere insieme questo vostro progetto musicale?

«Ci siamo conosciuti alle scuole superiori, all’inizio addirittura ci stavamo anche antipatici, poi col tempo ci siamo conosciuti meglio ed abbiamo cominciato a condividere idee e passioni. In poco tempo abbiamo cominciato a fare le prime produzioni insieme così per scherzo e poi abbiamo cominciato a cantare, dopo un paio di anni di test e prove abbiamo deciso di creare lamette».

Quali ascolti hanno ispirato e accompagnato i vostri rispettivi percorsi?

Vasco: «Ho avuto la fortuna di avere un padre musicista che fin da piccolo mi ha trasmesso la sua passione per la musica, oltre che chiamarmi come l’omonimo cantante che tutti conosciamo. La passione per Vasco Rossi perciò non è un segreto in casa mia, difatti probabilmente le prime canzoni che ho ascoltato da bambino sono tutte sue. Inoltre anche Lucio Battisti è stata una colonna portante della mia infanzia».

Cristian: «Fin da piccolo in casa mia si è sempre ascoltata molta musica ed ho sempre avuto a disposizione tanti cd dei miei genitori. Probabilmente i primi ascolti di cui ho memoria sono Michael Jackson e Lenny Kravitz».

Per concludere, a chi si rivolge oggi la vostra musica e a chi vi piacerebbe arrivare in futuro?

«La nostra musica si rivolge a chiunque possa rispecchiarsi nelle storie che raccontiamo, non abbiamo mai scritto pensando ad un esatto target a cui arrivare, la cosa più importante per noi è semplicemente raggiungere più persone possibili con la speranza di vederle un giorno sotto il palco a cantare le nostre canzoni».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.