Recensione del singolo portato a Sanremo dal giovane artista
È passato esattamente un anno dalla prima presenza di Fasma sul palco del Teatro Ariston. Un anno fa, infatti, il giovane artista romano classe 1996 ha stupito tutti con il suo singolo ‘Per sentirmi di vivo’ (qui la nostra recensione), arrivato terzo tra le Nuove Proposte ma capace di farsi largo nelle classifiche di vendita, risultando alla fine uno dei maggiori successi dell’intera kermesse e portandosi a casa due dischi di platino FIMI per aver superato la soglia delle 140.000 copie vendute. Dopo un riscontro mediatico importante e la pubblicazione ‘Io sono Fasma’, secondo album ufficiale uscito per RCA/Sony Music Italy, ecco che l’artista si presenta di nuovo a Sanremo, stavolta tra i big, con il brano ‘Parlami’.
Il singolo, che alla fine della kermesse si è classificato al diciottesimo posto rimanendo però uno dei più apprezzati da giuria demoscopica e pubblico, rappresenta in un certo senso un upgrade per il giovane artista che, seppur fedele alla sua cifra stilistica, propone un pezzo che prosegue in maniera coerente il suo percorso di ricerca musicale, iniziato con la pubblicazione dell’ultimo album ‘Io sono Fasma’, uscito dopo il suo primo Sanremo e capace di proiettarlo per la prima volta verso una grande fetta di pubblico mainstream.
Il testo è semplice ma incisivo e si dimostra in linea con il target di ascoltatori del giovane artista, capace di ritagliarsi uno spazio importante tra gli ascolti dei più giovani. In questo brano Fasma si rivolge direttamente a una persona: “vorrei darti la mia forza per vederti parlare”, introduce Fasma che ci tiene a parlare di questa relazione senza perdersi in inutili sermoni.
Il ritornello martellante spezza bene le strofe e rimane in testa già da primo ascolto, mentre dal punto di vista musicale il brano rappresenta un mix tra la classica melodia italiana e le nuove tendenze dell’urban, tra autotune e effetti sulla voce. Fasma sceglie giustamente di cavalcare l’onda del successo ottenuto con ‘Per sentirmi vivo’ e propone un altro pezzo d’amore che parla di sentimento dal punto di vista di un ragazzo di ventiquattro anni.
Si parla di un amore forte che tuttavia deve fare i conti con la difficoltà della comunicazione nella vita di coppia, “parlami” in questo senso da consiglio si trasforma in una vera e propria richiesta. Un continuo grido d’aiuto che il protagonista della canzone rivolge alla sua controparte, con la speranza di venire capito e supportato e con la certezza di rimanere nonostante le difficoltà. Fasma, dunque, non cambia, ma prosegue fiero verso una dimensione musicale ben delineata e targettizzata, consapevole di aver trovato la chiave giusta per parlare al suo pubblico di riferimento.
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Parlami | Testo
Vorrei darti la mia forza per vederti parlare
Non di ciò che ti succede ma parlare di te
Anche un granello di sabbia che si è perso nel mare può tornare roccia come puoi farlo te
Non dire non dire
Che ti va bene questo mondo bastardo
Anche con il posto rubi il posto di un altro
Anche se voglio io non posso cambiarlo,
Io non sono quell’altro
Che di me
Che di me
Ti rimane solo addosso il tabacco
Qualche foto e qualche vestito sparso
Anche se voglio io non posso cambiarlo
Io non posso cambiarlo
Ma noi sì
Parlami parlami
Dai ti prego tu guardami
Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini
E quindi guardami guardami
Sai che adoro quegli attimi
In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini
E quindi parlami parlami
Dai ti prego tu parlami
Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini
E quindi guardami guardami
Sai che adoro quegli attimi
In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini
Quindi parlami parlami
Dai ti prego tu parlami
Se vuoi stiamo più vicini ma rendendoci apatici
Quindi baciami baciami
Che dai baci fantastici che mi aumentano i battiti
Ti prego tu salvami
Dimmi come faccio a stare bene così
Nei miei giorni no tu sei l’unico sì
Tu che mi parlavi e mi parlavi di te
E come se parlassi e parlassi di me
Quegli sguardi e quelle smorfie io le ho prese da te
Il modo in cui ora gridi tu l’hai preso da me
E sei tu che mi ringrazi
Ma grazie di che
Grazie a te ho tirato fuori il meglio di me
Parlami parlami
Dai ti prego tu guardami
Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini
E quindi guardami guardami
Sai che adoro quegli attimi
In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini
E quindi parlami parlami
Dai ti prego tu parlami
Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini
E quindi guardami guardami
Sai che adoro quegli attimi
In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini
Quindi parlami parlami
Dai ti prego tu parlami
Se vuoi stiamo più vicini ma rendendoci apatici
Quindi baciami baciami
Che dai baci fantastici che mi aumentano i battiti
Ti prego tu salvami
Giuseppe Currado
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