“L’applauso del cielo” di Lost: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “L’applauso del cielo” di Lost
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2010 con “L’applauso del cielo” di Lost.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “L’applauso del cielo” di Lost
Recensione – “L’applauso del cielo” dei Lost
Con “L’applauso del cielo“, brano apripista del loro secondo album “Allora sia buon viaggio” del 2010, i Lost abbandonano per un momento l’energia pop punk delle origini per abbracciare una ballata intensa e atmosferica. Il testo, firmato da Niccolò Agliardi, è un delicato racconto di solitudini parallele che si sfiorano sotto una pioggia improvvisa, simbolica e purificatrice.
Il brano segue due protagonisti: lui, un uomo stanco e svuotato dalla routine, e lei, una ragazza in fuga da un’assenza affettiva materna, entrambi sospesi in una quotidianità che pesa e cerca risposte. L’incontro tra i due non avviene veramente, ma accade nel non detto, nell’intuizione fugace che qualcosa di più profondo potrebbe unirli. È qui che la canzone trova la sua forza: nell’attimo che sfugge ma lascia una traccia, nell’empatia muta tra sconosciuti.
Il brano è un inno alla resilienza silenziosa, al coraggio di chi pur cadendo si rialza e prova a volare di nuovo. “E dall’alto scoppia l’applauso del cielo” è una metafora visiva fortissima: il mondo non premia solo chi vince, ma anche chi prova, chi cade, chi sente. Con questa canzone, i Lost mostrano la loro maturità artistica e una sensibilità narrativa che va oltre i confini del pop rock adolescenziale del loro primo progetto, confermandosi capaci di dare voce anche alle fragilità più adulte e universali.
Il testo di “L’applauso del cielo” di Lost
Lui che ha il suo lavoro
e sente gia che gli manca il tempo
alla sua eta’
Lui con le sue storie complicate
che fa i conti a casa con l’estate
e piove , chi se l’aspettava
il cielo esplode
Lui chè è vuoto come la citta’
e un riparo non ce l’ha
lui che piange e smetterà
e che aspetta ancora , ancora spera
cosa non si sa
e la pioggia apre il suo spettacolo
e un pensiero appoggia su un miracolo
è passato il tempo di sentirsi solo
e dall’alto scoppia l’applauso del cielo
e la pioggia apre il suo spettacolo
e un pensiero appoggia su un miracolo
è un regazzo che si fa un regalo
e dall’alto scoppia l’applauso del cielo
Lei l’ombrello non lo usa mai
e non copre i vizi e le bugie.
Lei che fa fatica a ritornare
da una mamma che non sa ascoltare
e piove,chi se lo aspettava
il cielo esplode
lei che è bella come la città
e in silenzio se ne va
lei lo guarda e se ne va
lui si accorge appena , la indovina
non la rivedra’
e la pioggia apre il suo spettacolo
e un pensiero appoggia su un miracolo
per due vite appese sullo stesso filo
e dall’alto scoppia l’applauso del cielo
e la pioggia porta nuovi desideri
sopra quei due cuori spaventati e fieri
che si fanno forza per spiccare il volo
e dall’alto scoppia l’applauso del cielo