“L’aquila e il condor” di Eros Ramazzotti: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “L’aquila e il condor” di Eros Ramazzotti
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2000 con “L’aquila e il condor” di Eros Ramazzotti.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “L’aquila e il condor” di Eros Ramazzotti
Tra i brani più simbolici di “Stilelibero“, ottavo album in studio di Eros Ramazzotti pubblicato nel 2000, spicca “L’aquila e il condor“, una canzone che, pur non essendo stata scelta come singolo, conserva una potenza evocativa straordinaria. Scritto da Eros con Maurizio Fabrizio, Claudio Guidetti e Adelio Cogliati, il brano mescola sogno, speranza e amore in una narrazione sospesa tra realtà e visione.
Il testo si apre con un’immagine onirica potente: “Ho fatto un sogno che sembrava vero / e l’ho sognato cento volte almeno”. Una folla cresce, due rapaci – un’aquila e un condor – si librano insieme in cielo, e il volo diventa metafora di unione, libertà, superamento dei confini. Il nord e il sud del mondo, apparentemente opposti, volano finalmente insieme. È una visione poetica e politica al tempo stesso, un inno al cambiamento possibile.
La libertà, ripetuta come un mantra, è il centro pulsante della canzone: libertà di amare, di sognare, di credere in qualcosa di più grande. Il brano alterna momenti di dolcezza e intensità, con un crescendo emotivo che trova nel ritornello la sua esplosione più ispirata.
“L’aquila e il condor” è una ballata moderna, idealista ma non ingenua, che unisce l’impegno al sentimento. Eros Ramazzotti dà voce a un’umanità che non ha smesso di credere nei sogni, nel tempo, e nella possibilità che “qualcosa si muova già”. Una canzone che è quasi una dichiarazione di fede nel futuro: un invito a non smettere mai di volare.
Il testo di “L’aquila e il condor” di Eros Ramazzotti
Ho fatto un sogno che sembrava vero
E l’ho sognato cento volte almeno
Ho visto una gran folla che cresceva
Sempre più, sempre più, sembrava una marea
Ho visto un’aquila insieme a un condor
Alzarsi in volo verso un blu profondo
La gente in quell’istante applaudì
Ero lì, ero lì, sembrava un altro mondo
Oh, cara, e tu mi dici che
Dovrei tenere i piedi un po’ più a terra
Oh, cara, ma un sogno che cos’è
Se non un colpo d’ala che si sferra e che trascina su?
Che trascina su
Volava l’aquila insieme al condor
Volava il nord insieme al sud del mondo
Sembrava chiaro il suo significato
E così, e così mi sono entusiasmato
Oh, cara, bisogna credere
Che può succedere qualcosa che non ti aspettavi più
Ci vorrà, ci vorrà del tempo
Ma qualcosa si muove già
Sotto il segno del cambiamento
Un pensiero nuovo nascerà
Ci vorrà, ci vorrà del tempo
Ma qualcuno ci arriverà
Quanti vogliono un cielo aperto
Quanti amano la libertà
Sì, quanti amano la libertà
La libertà
Oh, cara, e tu mi dici che
Dovrei tenere i piedi un po’ più a terra
Oh, cara, ma un sogno che cos’è
Se non un colpo d’ala che si sferra e che trascina su?
Ci vorrà, ci vorrà del tempo
Ma qualcosa si muove già
Sotto il segno del cambiamento
Un pensiero nuovo nascerà
Ci vorrà, ci vorrà del tempo
Ma qualcuno ci arriverà
Quanti vogliono un cielo aperto
Quanti amano la libertà
Sì, quanti amano la libertà
La libertà
Ho fatto un sogno che sembrava vero
E l’ho sognato cento volte almeno
Volava l’aquila insieme al condor
Volava il nord insieme al sud del mondo
Ho fatto un sogno che sembrava vero
E l’ho sognato cento volte almeno
Volava l’aquila insieme al condor
Volava il nord insieme al sud del mondo, yeah
Ho fatto un sogno che sembrava vero
E l’ho sognato cento volte almeno
Volava l’aquila insieme al condor
Volava il nord insieme