La cantante racconta i nuovi riconoscimenti internazionali
Dopo la notizia della nomination ai Premi Oscar nella cinquina finale che si giocherà la categoria Best Original Song Laura Pausini non sta più nella pelle ed è pronta a puntare tutte le sue carte sulla sua Io si (Seen), scritta in collaborazione con Diane Warren e Nicolò Agliardi.
“La prima cosa che mi sono chiesta è stata ‘perchè io?’ – ha raccontato la cantante di Solarolo in conferenza stampa il day-after la notizia – “La risposta non è ancora così semplice da dare. Ci sto ancora pensando. Se dovessi vincere ancora non lo so cosa succederà. Se vinco l’Oscar non c’è un altro premio a cui poter pensare. Ho la testa molto confusa da ieri e ancora non ho ben realizzato quello che sta succedendo. E’ tutto così gigante in un momento in cui mi sento così fragile, così piccola anche per tutto quello che stiamo vivendo in questo nostro presente”.
“Nei primi anni della mia carriera non capivo perchè stava succedendo tutto questo a me. La mia voce è il mio più grande orgoglio. Cerco di darmi da fare su tutto quello che posso fare con questa mia voce: la ricerca delle canzoni, degli autori, dei produttori… Voglio vivermi tutto questo perché è quello che mi da forza. Tutti questi traguardi mi hanno dato la voglia di spingere sull’acceleratore per vedere se davvero mi merito tutto quello che ho”.
“Per me Sanremo è tutto ancor oggi. Ancor oggi è la cosa che mi mette più ansia. Ho capito che le star sono coloro che hanno un talento: è questo che per me le rende speciali. Ho capito negli anni che le tante persone famose che ho conosciuto sono semplicemente delle persone con un talento. Sono, però, le star italiane a mettermi sempre la maggior ansia. Io in Italia ho paura sempre, all’estero no. In Italia sento la responsabilità di voler fare sempre tutto perfetto. In Sud America mi ha formato come donna ma è l’Italia che mi ha sempre regolato i risultati: io mi sento orgogliosa di essere italiana e di vincere insieme a tutti voi italiani”.
“La canzone è nata in inglese appositamente per questo film – ha raccontato Laura Pausini a proposito della genesi di questa sua ‘Io si (Seen)‘ – Quando l’ho cantata e l’abbiamo provata sulle immagini del film Edoardo, il regista del film, mi ha chiesto di provare a metterci qualche verso in italiano perché c’era qualcosa che non tornava. Io e Nicolò Agliardi volevamo dare la stessa intensità della versione inglese senza cambiare la metrica che Diane voleva mantenere uguale. Ci abbiamo lavorato davvero tanto insieme“.
“La canzone ha un significato che sposa perfettamente questo tempo. Penso che il testo abbia aiutato l’Accademy a scegliere questo pezzo. Ed è in italiano! E’ tanta roba quando all’estero cantano te e in italiano è davvero pazzesco”.
“Tutto quello che ho costruito non mi ha mai portato a nessun premio – ha dichiarato Laura a proposito di quale potesse essere il suo segreto per essere arrivata a giocarsi anche un Premio Oscar – E’ tutto quello che non si progetta che, forse, si rivela vincente. Ci sono delle regole che sono sempre in evoluzione ma che, quando le segui, non succede mai niente! E’ la spontaneità a funzionare. Io quello che faccio è rompere le balle in ogni Paese: rompo le balle perché voglio portare la mia musica in giro, darsi da fare sempre. Mi rimbocco le maniche sempre, anche dopo che ho vinto un Grammy. Io lavoro tanto ma non può essere solamente un discorso di lavoro perché ce ne sono tanti che lavorano anche più di me. Non è solo lavoro, non è solo fortuna… ci deve essere qualcos’altro”.
“Normalmente non mi sono mai scritta dei discorsi quando vengo nominata a dei premi. Questa volta ho già preparato il discorso. Questa nomination la dedico al mio babbo: ho iniziato con lui quando ero piccola e mi ha accompagnato nella sfida del pianobar lasciando la sua orchestra romagnola per darmi la possibilità d’intraprendere questa strada. Il giorno del mio ottavo compleanno mi ha regalato quel qualcosa di unico che adesso è qui ed è insieme. Mi ha sempre detto che i miei sogni erano troppo piccoli. Io sognavo semplicemente di fare pianobar da sola”.
“La Rai mi ha già chiesto alcuni anni fa di condurre il Festival di Sanremo insieme a Paola Cortellesi. Un anno me lo chiese anche Paolo Bonolis. Finora non ho accettato perchè non mi sento in grado di reggere una cosa del genere. Se un giorno dovesse succedere non farei, comunque, la direzione artistica perchè nel cast metterei soltanto i miei amici e non sarebbe giusto. Sinceramente per l’edizione del 2022 direi di no perchè io voglio fare uscire il mio nuovo disco. In questo momento non sono in grado”.
Ilario Luisetto
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