sabato, Maggio 4, 2024

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Lazza, finalmente disponibile sulle piattaforme 100 messaggi

Avevamo ascoltato 100 Messaggi in anteprima nel corso della serata finale di Festival di Sanremo 2024.

Sul palco di Piazza Colombo, accompagnato dal pianoforte del maestro Aleksander Zielinski, Lazza ha catturato il pubblico con questo brano, prodotto dallo stesso Lazza, Drillionaire e Miles.

Il brano, non in gara perché presentato quando ormai i termini per l’iscrizione erano scaduti, è stato, in ogni caso, una dei più belli sentiti quest’anno a Sanremo; piaciuto così tanto da diventare virale sui social e rimbalzare sul web.

In tantissimi hanno chiesto di poterla riascoltare e Lazza non ha deluso le aspettative: a grande richiesta 100 Messaggi arriva finalmente a travolgere con la sua onda emotiva le radio e le piattaforme digitali da stanotte (martedì 27 febbraio) all’1 AM.

Le barre di 100 Messaggi, che portano la firma dell’inconfondibile penna di Lazza, si snodano intense e cariche di tensione emotiva, intrecciandosi a una base dove il pianoforte regna sovrano nell’intro: un inizio delicato che poi esplode in un ritornello emotional, trafitto da bassi potenti ad amplificare il ritratto vivido degli stati altalenanti che accompagnano la fine di un rapporto.

100 MESSAGGI segna una nuova grande tappa nel percorso artistico di Lazza, confermando una volta in più la sua ineguagliabile abilità nel combinare sonorità accattivanti con testi introspettivi e di forte impatto emotivo, lasciando sperare il meglio per il nuovo progetto musicale all’orizzonte.

Il testo di 100 messaggi

Ti prego non cominciare
Sai che per me è già difficile
Credere a quanto mi facevi male
Ma se me l’avessi chiesto
Avrei scalato l’Everest a mani nude
Anche se odio il freddo e soffro pure di vertigini
Io me ne frego
Quando menti io ti credo
So che sono più di mille le cose di me che non tolleravi
Parlare con te è come cercare di afferrare il vento con le mani
Se avevo un problema mi dicevi di parlarne con chi se ne intende
Guardavo cadere tutto a pezzi come fosse l’11 settembre

Dimmi ancora una bugia, poi una bugia, poi la verità
Era tutto una follia, però una follia per te non si fa
Non ero più a casa mia neanche a casa mia, solo mille guai
Penso a Davide e Golia, io sarò Golia, tu mi ucciderai
E te l’avrei lasciato fare, perché ero fuori di testa
Dimmi quando ci si perde a cosa serve fare festa
Fumo ‘sti fiori del male, tutto quello che mi resta
Ora che mi sento inerme, come un verme in fondo al Mezcal

Scordati che mi conosci
Ora è tardi anche se piangi
È inutile che mi angosci
Mi mandi cento messaggi
A cui non risponderò
Non ne sono più capace
Sono diventato tutto ciò che odiavo
E ti assicuro non mi piace

Dimmelo se te ne accorgi
Siamo diventati grandi
Anche se ho dieci orologi
Ma recupererò gli anni
Scusa se non tornerò
Non sai quanto mi dispiace
Che abbiamo fatto la guerra
Ma non sapevamo come fare pace

Triste quando ci pensavo
Ci mancava tutto quanto
Perfino la data di un anniversario
Scrivevano “È fidanzato”
Solo perché finanziavo
Ti darei da bere il sangue
Perché è tutto ciò che mi è rimasto

Credimi è impossibile accettare che oramai ti ho detto “ciao”
Sto in un bilocale che da quando ti ho cacciato sembra un up and down
Grande tipo il doppio ma senza la luce come ci fosse un blackout
Non sono sentimentale, delle volte tu aprivi la porta e io nemmeno ti sentivo entrare
Ti volevo a tutti i costi, ma eravamo opposti, proprio come un polo
Stare insieme è l’arte di risolvere i problemi che non ho da solo

Giuro non so più chi sono
Tutto ciò mi dà fastidio
‘Sto mondo a misura d’uomo
Mi fa sentire in castigo

Scordati che mi conosci
Ora è tardi anche se piangi
È inutile che mi angosci
Mi mandi cento messaggi
A cui non risponderò
Non ne sono più capace
Sono diventato tutto ciò che odiavo
E ti assicuro non mi piace

Dimmelo se te ne accorgi
Siamo diventati grandi
Anche se ho dieci orologi
Ma recupererò gli anni
Scusa se non tornerò
Non sai quanto mi dispiace
Che abbiamo fatto la guerra
Ma non sapevamo come fare pace

Il significato di 100 Messaggi

Il brano racconta la fine di una storia d’amore, il dolore iniziale che annienta (“penso a Davide e Golia, io sarò Golia, tu mi ucciderai e te l’avrei lasciato fare, perché ero fuori di testa”), che toglie ogni sentire.

Nelle strofe centrali arriva la consapevolezza di quanto la relazione fosse sbagliata, tanto da non voler tornare sui suoi passi, neanche dopo 100 messaggi (“Stare insieme è l’arte di risolvere i problemi che non ho da solo”).

Lazza, subito dopo Snremo, aveva precisato sui suoi profili social: “Quello che avete appena sentito è un brano a cui tengo tanto, avevo il bisogno di farvelo sentire. Non so se o quando uscirà. Spero possa aiutarvi. Grazie” anche se molti sul web hanno voluto interpretare la canzone come l’ultimo atto della storia di Lazza e Debora Oggioni, ormai conclusa.