Siamo stati alla presentazione di Re Mida, nuovo album di Lazza. Ecco quello che il rapper ha raccontato a proposito
Si dice teso Lazza, giovane rapper classe 1994, durante la conferenza di presentazione del suo nuovo album Re Mida, fuori dal 1 marzo per 333Mob/Island Records/Universal Music e già anticipato dai singoli Porto Cervo, Gucci Ski Mask (con Guè Pequeno) e Netflix (quest’ultimo presentato live in versione pianoforte proprio durante la presentazione e seguito poi dalla title track).
Teso si, ma anche emozionato, prima di cominciare saluta i genitori seduti in seconda fila: “mi hanno sempre supportato, mio padre mi veniva a prendere alle 3 di notte in macchina alle gare di freestyle”. L’artista si considera soddisfatto del risultato finale: “è vero ci abbiamo messo un po’ e mi sono reso conto che la gente oggi non ha più la pazienza per la musica, ma volevo uscire con un lavoro curato e non tanto per fare. Questo album è il frutto di due lunghi anni di lavoro e devo ringraziare Low Kidd (produttore dell’album insieme allo stesso Lazza ndr), Dj Slait ed Hell Raton per il supporto e l’aiuto. Il titolo può sembrare presuntuoso? Sì, è vero, ma volevo un titolo forte e mi piace pensare che tutto ciò che tocco diventi oro”.
“Non ci sono pezzi che preferisco” – continua il rapper – “ho cercato di variare mood e credo di esserci riuscito bene. Il secondo album è sempre un traguardo importante e spero di alzare l’asticella, per me che ho iniziato con le battle di freestyle in strada essere qui ora è già una vittoria”.
Rapper, produttore ma anche pianista (ha studiato al conservatorio) e lo testimonia la breve esibizione proprio prima della conferenza stampa: “mischiare classica e rap è un esperimento che mi piace anche se faticoso, amo suonare il piano ma preferisco farlo per me, a casa. Il mio compositore preferito? Sicuramente Chopin. Lo scorso tour spesso ho portato il pianoforte con me sul palco, per quest’anno vedremo, potrebbe essere una cifra stilistica che mi contraddistingue”.
Sulla musica di oggi ammette: “ascolto pochissima musica italiana, specialmente rap, così evito di farmi influenzare. Tra quelli stranieri cito Lil Baby, Russ, Pusha T, French Montana, Buba e Rick Ross. Sono stato ad un concerto di Bud Bunny e devo ammettere che è stato uno dei più divertenti della mia vita”.
L’artista milanese sarà in giro anche con l’instore tour del disco, durante il quale firmerà le copie ai propri fan (qui tutte le date).
Francesco Cavalli
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