“Le mani” di Eduardo De Crescenzo: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Le mani” di Eduardo De Crescenzo
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1982 con “Le mani” di Eduardo De Crescenzo.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Le mani” di Eduardo De Crescenzo
“Le mani” di Eduardo De Crescenzo: poesia e verità nelle dita dell’umanità
Scritta da Francesco Migliacci e Claudio Mattone, questa canzone del 1982 è un capolavoro di sintesi e intensità, una riflessione musicale sulla natura umana raccontata attraverso uno dei suoi simboli più potenti: le mani.
Il testo è una giostra continua di immagini che si susseguono con un ritmo quasi ipnotico, una filastrocca dal sapore antico e dalla forza eterna. Eduardo De Crescenzo canta le mani che stringono, che proteggono e che benedicono, ma anche quelle che tradiscono, che colpiscono e che si macchiano di crimini.
Non c’è enfasi forzata, non c’è bisogno di virtuosismi vocali: “Le mani” funziona proprio per la sua apparente essenzialità e per la struttura che ricorda quasi una filastrocca cantata. A rendere la canzone ancora più incisiva è la scelta musicale: un arrangiamento scarno ma calibrato, che lascia spazio alle parole, senza sovraccaricare di suoni.
Nonostante sia stata scritta più di quarant’anni fa, il brano si mostra ancora oggi incredibilmente attuale. Parla di potere e di corruzione, di compassione e di speranza, di colpe e di redenzione. È un pezzo che si finge leggero per poi colpirci con la forza della sua verità. Una canzone che, proprio come le mani, può accarezzare e ferire, consolare e scuotere. Ma che, alla fine, ci lascia con una certezza: la musica, quando è così profonda e intensa, ha il potere di toccarci nel profondo.
Il testo di “Le mani” di Eduardo De Crescenzo
Se sei un amico ti stringo la mano
se chiedi un aiuto ti tendo la mano
E prendi la mano, e dammi la mano
e prendi la mano, e dammi la mano
Il padre il bambino lo tiene per mano
c’è tutto il destino in un palmo di mano
Le mani, le mani che sanno parlare, che sanno guarire e che sanno pregare
Le mani legate, le mani ferite, le mani, le mani pulite
Le mani, le mani, le mani legate, le mani ferite, le mani pulite
Le mani, le mani, le mani legate, le mani ferite, le mani pulite
Saluti ruffiani baciamo le mani
caliamo i calzoni e in alto le mani
Chi prende il potere allunga le mani
chi sfugge al dovere se ne lava le mani
Le mani, le mani, che sanno tradire, che sanno soffrire e che sanno sbranare
Le mani spietate che danno la fine, le mani, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani legate le mani ferite, le mani pulite
Apriamo le mani, le mani più avare
che stringono ancora quei 30 denari
Mettiamo le mani, le mani sul cuore
più sono sincere e più danno calore
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Battiamo le mani per farci sentire, più forte le mani, le mani
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani, le mani
Compositori: Francesco Migliacci / Claudio Mattone
Testo di Mani © Universal Music Publishing Ricordi Srl., Easy Records Italiana Ed. Mus. Srl.