Le stelle non tremano supernovae: arriva la Dolcenera che fa ballare – RECENSIONE
Recensione della nuova edizione dell’ultimo album della cantautrice
Con la sua partecipazione a Sanremo 2016 è arrivata anche la riedizione del precedente album di Emanuela Trane, in arte semplicemente Dolcenera, pubblicato l’11 settembre scorso intitolato Le stelle non tremano. La nuova versione viene arricchita di 6 nuove tracce che si vanno ad aggiungere alle 11 già edite formando un super-album di 17 tracce. Un viaggio di suoni ed atmosfere che presentano l’artista pugliese capace di andare dall’elettro-pop alla disco-dance passando per il soul e il gospel bianco. Una Dolcenera che questo disco se l’è scritto, suonato e prodotto mettendoci tutta se stessa e forse anche di più. Il risultato? La conferma che quella ragazzina che esordiva proprio a Sanremo tra i giovani nel 2003 è cresciuta ed è diventata una musicista di classe, talento e spessore.
Un disco che è frutto di un lungo viaggio partito nel 2014 con la pubblicazione di Niente al mondo, primo singolo e anche prima traccia di quest’album. Si respira positività, fiducia e voglia di lasciarsi andare senza regole per vivere la vita senza inutili paure. Si parla di sogni con un’orchestrazione importante ed una voce che punta al tormentone. Più contaminato musicalmente, lanciato verso il synth-pop e il dance perfetto per i club Accendi lo spirito è stato il secondo brano rilasciato sul finire dell’estate 2014. Fantastica ha aperto invece la stagione estiva del 2015 invitando a prendere la vita con il sorriso in ogni situazione. Un peccato è stato, invece, il singolo di lancio per il disco portando, ancora una volta, una novità nel sound che questa volta guarda ai suoni orientali dell’India e della Cina. Nella prima edizione dell’album trovavano poi posto anche suoni più propriamente elettronici come quelli di Immenso, forse il brano meglio riuscito dell’intero lavoro, e Credo, che distrugge qualsiasi possibile punto di riferimento della nostra vita tranne che quello dell’amore. I suoni orientali vengono ripresi anche in Figli del caos e 2vite che trasmettono l’incertezza della nostra vita. Si parla anche d’amore, ma non solo, in Il viaggio, per parlare dell’importanza di avere affianco qualcuno che ci ama nei momenti più bui della nostra vita, e in L’anima in una lacrima che spiega come l’amore non possa realizzarsi mai appieno per l’incompatibilità delle personalità, mai totalmente complementari. Universale è la chiusura perfetta di un album che parla della vita nel suo senso più profondo attraversando l’amore, la felicità e la paura. Un testamento in musica che porta anche un po’ di pop-rap sul finale. Come se non bastasse.


Migliori tracce: Immenso – Ora o mai più (le cose cambiano) – Fantastica – Universale
Voto complessivo: 8.5/10
Qui la video-recensione dell’album “Le stelle non tremano”
Qui trovate la video-recensione della riedizione dell’album, “Le stelle non tremano supenovae”
