“L’estate” di Gianluca Grignani: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “L’estate” di Gianluca Grignani
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2002 con “L’estate” di Gianluca Grignani.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “L’estate” di Gianluca Grignani
Pubblicata nel 2002 come quarto singolo dell’album “Uguali e diversi”, “L’estate” è una delle canzoni nascoste più belle di Gianluca Grignani. Fin dai primi versi (“È l’estate che scorre e mi vengon le voglie”), il cantautore milanese gioca con una sensazione di sospensione, in cui desideri e ricordi si mescolano.
L’estate non è solo una parentesi temporale, ma uno stato mentale, capace di alterare la percezione del tempo e della realtà. “Anche se resto qua, non c’è più la realtà”, canta, quasi a suggerire che ogni estate porti con sé una forma di estraniamento dalla routine.
“L’estate” è dunque canzone sull’attesa e sul passaggio del tempo, che Grignani riesce a rendere personale e universale al tempo stesso. Nessuna grande esplosione emotiva, nessuna hit da spiaggia: solo la poesia di una stagione vista dagli occhi di chi resta fermo mentre tutto, intorno, si muove.
Il testo di “L’estate” di Gianluca Grignani
È l’estate che scorre
E mi vengon le voglie
Quando cambio l’umore e di tutte le ore
Poi sento il sapore
Anche se resto qua
Non c’è più la realtà
È l’estate che arriva
E mi sento già acceso
Che la strada perché qui nel traffico a me
Sembra già un paradisco
Guarda invece cos’è
Mi ci vuole un caffè
A volte il sole non va giù
Se insegui un altro sogno e tu, dove sei
Come l’estate viene e va, passerà
Passerai un’altra volta
Un’altra volta di qua, sai
È l’estate è alle porte
Con le gonne più corte
E con queste vacanze che dalla città
Han troppe distanze
Dio che caldo che fa, dio se fosse già là
A volte il sole non va giù
Se insegui un altro sogno e tu, dove sei
Come l’estate viene e va, passerà
A volte il sole non va giù
Se insegui un altro sogno e tu, dove sei
Come l’estate viene e va, passerà
Passerai un’altra volta
Un’altra volta di qua, sai