giovedì, Aprile 18, 2024

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Letteratura a 45 giri: Diatriba d’amore contro un uomo seduto – Màrquez e Tosca

Un libro, una canzone: insieme

Immaginatevi un palco. Fin qua, tutto facile. In mezzo al palco, una sedia girata al contrario. Presumiamo, dalle braccia che sporgono dai braccioli e da un giornale aperto tra le estremità di esse, che ci sia seduto qualcuno. Non vediamo chi. Ciò che vediamo, oltre alla sedia, è una donna, in piedi, di fianco ad essa. Basta.

Ora, immaginatevi che la donna parli. Parli, parli, parli e non la smetta più. E l’uomo seduto? Niente, neanche una parola, neanche un cenno. Niente. Bene, se siete arrivati a questo punto vi basti poco ad immaginarvi che lo spettacolo teatrale, di fatto, proceda tutto così.

Diatriba d’amore contro un uomo seduto è una idea abbastanza semplice, resa però folle dalla tortuosa e fantastica penna di uno degli scrittori che più ammiro nei suoi voli pindarici e magici: Gabriel García Márquez. 
Qui di magico in realtà, non c’è molto – ammesso che uno possa trovare magico l’idea di sentire una donna parlare per due ore con un uomo che non la ascolta neanche per mezza parola – se non per il suo finale onirico. Il motore che c’è dietro a questo monologo (che è poi un racconto ad una voce) è molto semplice: raccontare le donne. Le loro sofferenze, i loro dolori, le loro parole e, soprattutto, i loro silenzi. La donna scelta da Marquez per raccontare tutte le donne è Graciela, donna di umili origini che sposa un benestante.

Hanno sempre un qualcosa di poetico e di tragico questi personaggi: quelli destinati alla felicità, alla pienezza dei sensi, e che invece si scontrano con una realtà che non è la loro, camminatori di una strada che non porta a nessuna meta. E così la diatriba d’amore contro un uomo seduto diventa la diatriba d’amore di tutte le donne contro tutto ciò che l’amore lascia per strada. I sogni spezzati, le incertezze del futuro, la bellezza e la magia della giovinezza che lascia il posto ad un ingombrante e lacerante rottura del tempo.

Si entra in questo dolore e ci si sente sempre più colpevoli, sempre più seduti su quella sedia. Sarebbe bello poterlo smuovere, quell’uomo lì. Anche solo con un tocco sul braccio, qualunque cosa per farlo alzare e fargli dire “scusami, è colpa mia”, oppure “hai ragione, cara” o anche “però devi sapere che…

E invece quello zitto. Ecco dove finisce l’amore che si perde: nei silenzi di chi non ascolta. Questo monologo diventa così uno straziante inno di un amore non ricambiato, o meglio, di un sentimento non ascoltato. È un canto spezzato come la canzone di ToscaHo amato tutto”. Soprattutto nella parte in cui Tosca ricorda il dolore dell’amore.

“Dove si vive solo di uno sguardo
È tardi, si spegne la candela
È sempre troppo tardi
Per chi non tornerà”

C’è sempre una diatriba d’amore, in ogni storia, in ogni legame. Questo ci insegna Marquez nel suo unico testo teatrale che ha scritto. A volte siamo Graciela, e a volte siamo l’uomo seduto. In mezzo a loro, migliaia di chilometri di incomprensioni, non detti, paure e, a volte, l’incapacità ultima di amare qualcuno a cui vuoi bene.

Si chiude il sipario, il palco rimane vuoto. E l’uomo rimane ancora lì seduto mentre Graciela urla disperata dietro le quinte. Silenzio. Nessuno spettatore si muove.
Un’ultima domanda.
Si alzerà prima l’uomo seduto o noi spettatori?

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Redazione

Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.
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Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.