giovedì, Aprile 25, 2024

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Letteratura a 45 giri: il sesso in “Narciso e Boccadoro” di Hermann Hesse

Un libro, una canzone: insieme

“Che sarebbe l’amore senza l’eterna mortale ostilità dei sessi?”

A ripensarci, hanno di bello anche il titolo, i libri di Hermann Hesse. Immaginate di essere lì, in una libreria, a scrutare gli infiniti pertugi illuminati come lampi nella notte, delle copertine, degli autori, e delle trame che mentre le leggi ci sono, il secondo dopo non esistono più. Dopo un attenta e minuziosa analisi dell’architettura della libreria, ti rimangono i libri, e con essi i pensieri. Per i primi secondi si mira obiettivamente a sceglierne uno, di libro, ma è un obbiettivo che dura poco. Così ci si da un’occhiata ai soliti titoli per poi lasciarsi trasportare da un flusso di pensieri di ben poca poetica. Di solito di lavoro: fare questo, chiamare quello, si compilano volenterose agende mentali. Poi si vira sul filosofico, con qualche acuta riflessione sul senso della vita, destinato a sfociare in qualche attenta analisi sulla propria vita sentimentale, cosa che induce ben presto a deviare sul reparto “varie”: la crisi dell’Inter, chissà se è arrivato quel bonifico, dovrei comprarmi una sedia apposta per la schiena, ma sbaglio o quel cliente mi sta seguendo?, potrei anche invitare la mia ragazza per un aperitivo, chissà come è finita ad X-Factor, che giorno è oggi. Dannazione, devo scrivere l’articolo. E lì, fosse per noi, andremmo avanti in eterno. Ma poi l’occhio cade su un titolo che non può passare inosservato: Narciso e Boccadoro.

Capite bene che tra bonifici, inter, problemi di schiena ed X-Factor; l’accostamento con un libro così, non ha paragoni. Perciò ti fermi un attimo e ti fai l’unica domanda che ha senso porsi: posso io non prendere un libro con un titolo così bello? La risposta è immediata: ovvio che no. Infatti lo prendi.

Poi, se proprio si è impavidi e resilienti, capita anche di leggerlo. La storia è semplice: la vita di due amici monaci – uno devoto allo studio, l’altro alla vita passionale e artistica – dalla loro gioventù fino alla vecchiaia. Ci sono pindarici voli di pura letteratura sul senso della vita e sul nostro crescere e soffrire vivendo. Mi perdoneranno i colti lettori se non viro a parlare di ciò. Perché quello che più mi ha destabilizzato (eh sì, ora ho scoperto che i libri hanno anche questo potere) è il modo in cui Hermann Hesse racconta il sesso. Prima premessa: ce n’é moltissimo. Seconda premessa: è scritto dannatamente bene. Riporto qui un esempio. Boccadoro – l’amico più passionale dei due – sta scoprendo le gioie del sesso tramite la conoscenza intima di una donna in un campo di grano di notte. Uno dei problemi grossi nello scrivere una scena di sesso è quali parole usare. Sembra una sciocchezza, ma provateci. O si è troppo volgari, o si finisce per non capirci nulla. Beh, guardate un po’ cosa fa qui quel genio di Hermann.

“Quando si chinò sul volto di Lisa e cominciò a baciare nel buio le sue labbra, vide a un tratto gli occhi e la fronte di lei rilucere in un mite chiarore, osservò stupito e s’accorse che la luce crepuscolare si diffondeva s’intensificava. Allora comprese e si voltò: dal margine dei boschi neri e immensi saliva la luna. Vide la luce bianca e dolce spandersi meravigliosamente sulla fronte e sulla gote, sul collo chiaro e florido della donna, e mormorò: “Come sei bella!”. Lei sorrise come di un dono; lui si drizzò a sedere, le scostò delicatamente la veste dal collo, l’aiutò a liberarsene, finché le spalle e il seno brillarono nel fresco chiarore lunare. Con gli occhi e con le labbra seguì estasiato le ombre delicate, contemplando e baciando; vinta dal fascino, rimaneva immobile, con lo sguardo chino e un’espressione solenne, come se in quel momento la sua bellezza si rivelasse per la prima volta anche a lei”.

Bum. Provate a togliere la luce della luna sul seno di lei e la sua consapevolezza finale: cosa rimane? In parole povere – utilizzando un linguaggio leggermente distaccato da quello di Hermann Hesse – rimangono due che scopano. Invece qui è bellezza. È musica. È fiamma viva che ti divora di desiderio, di passione, di poesia. È un bacio di un’amante sul collo dopo che le hai appena decantato il tuo eterno amore. Ho cercato quale musica italiana conoscessi capace di unire intimità, seduzione e arte in un tutt’uno. Ci ho messo un po’ ma l’ho trovata: Ho amato tutto di Tosca.

Se non godete degli ultimi secondi e dell’ultimo suono pronunciato da Tosca, allora non siete mai stati totalmente persi negli occhi di un’altro. Nel corpo, nella voce e della fragile sensualità dell’altro. Perché in quel momento, laddove ogni logica salta, là dove rimane l’istinto puro e semplice di perdersi nell’altro; lì, in quell’esatto momento, non c’è parola o mondo che tenga. Ci sono solo due corpi che fanno di tutto per essere uno. Due anime che fanno di tutto per vincere il dolore, nell’estasi dell’amore.

Il libro è pieno di queste descrizioni. E sono tutte delicate, sul filo della poesia ma sempre ancorate al terreno. Uno legge questo libro e cresce in lui il desiderio di andare a prendere la mano della persona che ama, e di portarla sotto la luna e godere assieme a lei del creato, del firmamento e del potere che hanno due corpi quando si danno in dono e in bellezza all’altro.

Poi, vuoi per il covid, vuoi per il rischio di ricevere una denuncia, non lo fai. Però quel desiderio e quella poesia intanto li hai uniti, e comprendi che il sesso è molto di più di godimento e piacere. È una musica, è un’armonia che suona in tutto il corpo. È la consapevolezza di Dio di aver fatto, tutto sommato, un bel lavoro qua sulla terra. Alcuni scrittori amici di Hermann Hesse hanno detto che i suoi libri sono come danze passionali. E le scene di sesso come fossero caschè. Classe pura. Per dire: io non so nemmeno come si scrive.

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Redazione

Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.
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Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.