martedì, Aprile 23, 2024

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Letteratura a 45 giri: The road – Cormac McCarthy e Francesco De Gregori

Una canzone, un libro: insieme

“Qual è la cosa più coraggiosa che tu abbia mai fatto? Alzarmi stamattina, disse”.

Prendete il mondo, o per lo meno tutto ciò che conoscete di esso. Poi toglieteli ogni briciolo di umanità e dolcezza. Lasciatelo spoglio senza l’ombra di animali, natura e civiltà. Solo polvere, grigiore e tanto, troppo freddo. In questo modo avrete in mano il libro “La strada” di Cormac McCarthy. Dopo un evento catastrofico che non viene mai spiegato, l’umanità è ridotta a pochi individui, per lo più branchi di cannibali, che cercano cibo. Tutti nomadi in un mondo che non è più una casa, ma una stella morente che non conserva più lo splendore e la luce di un tempo.

Non sarebbe la trama più originale scritta per un romanzo, se solo non fosse che al centro ci sono loro due, i due protagonisti: l’uomo e il bambino. Non hanno neanche un nome, come nessun altro nel romanzo. Vanno in giro con un carrello della spesa e con dei vestiti sudici e rotti che (dovrebbero) coprirli dal freddo. E tutta la penna di Mccarthy gira lì, in quel rapporto padre e figlio, intorno alla devastazione del mondo e dell’umanità tutta. Da una parte l’uomo, che non la smette di avere incubi, e che si sveglia col terrore di perdere il bambino, l’ultima sua speranza in questo mondo di sogni infranti. Come dice lui “il bambino è la voce di Dio, altrimenti Dio non ha mai parlato.” Infatti dall’altra parte abbiamo questo ragazzino di dieci anni, che per tutto il libro fa quello che fanno i bambini di dieci anni: cercare il bello del mondo.

Perciò i dialoghi sono semplici, crudi. A un passo solo dal cadere nella banalità, ma quel tanto che basta per essere indelebili. Così che tu leggi il libro e lo avverti veramente, il freddo, la fame, la paura. Ma ciò che avverti di più è la tentazione che ora, quei due ultimi bricioli di umanità, alla fine, si arrendano. E come potrebbero fare altrimenti? Come e dove si fa a trovare la forza di andare avanti? Una risposta la da il padre a il figlio, quando stanno morendo di fame – come sempre nel libro – sotto una pioggia subdola come è subdolo questo un mondo gelido:
“Noi non mangeremo le altre persone e non ci arrenderemo perché portiamo il fuoco”
“Portiamo il fuoco”
“Si”
“Quindi siamo i buoni?”
“Si”
“E lo saremo per sempre?”
“Si”
“Ok”
“Ok”
Un dialogo che ricorda molto una canzone che parla proprio di un mondo buio e pericoloso, e che appunto si intitola come il libro di Mccarthy: Sulla strada di Francesco De Gregori. Anche qui pianti e stridori di denti. Una strada che suda e che si perde ad ogni passo. Un’umanità che cammina verso non si sa dove ma solo su cosa: sempre sulla strada.

Così come la malinconia della canzone, anche nel libro si ha quella sensazione di vivere come i due protagonisti: da una parte la paura di non essere all’altezza nel prendersi cura degli altri; dall’altra invece la tentazione di arrendersi ad un mondo che non è adatto ai sogni di un bambino. Una disperazione che cammina, su tutto il tragitto della strada fino ad arrivare laddove tutto finisce e tutto si fa mistero.

L’unico modo di portare il fuoco e non arrendersi alla vigliaccheria di questo fato. L’unico modo di dare colore a questo mondo grigio. L’unico modo di ridare al mondo un suo briciolo di umanità. Che dopo aver letto questo libro, un briciolo di umanità, in tempi come questi, è la cosa più fragile e preziosa che ci possa essere.

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Redazione

Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.
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Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.