Carissima Musica italiana, Natale Musica
da sempre sei colonna sonora della nostra vita, soundtrack di momenti magici e speciali, proprio come il Natale. In questo periodo dell’anno, mentre le luci scintillano nelle strade e nelle case, la tua compagnia non può certo mancare, sia per chi ha la fortuna di trascorrere questi giorni circondato dagli affetti più cari sia per chi invece è solo, sono certo che saprai essere una presenza costante e rassicurante. Le tue note, che si levano nell’aria, sono un abbraccio invisibile che arriva dritto al cuore, una carezza che sa lenire la malinconia, come uno spirito amico che non tradisce mai.
In questi ultimi anni, sei stata protagonista di una rinascita incredibile, hai raggiunto livelli altissimi di varietà, di qualità, di profondità e di leggerezza, a seconda dei casi. Il tuo panorama sonoro spazia dal pop alla canzone d’autore, dal rap all’indie, dal rock alla dance. Grazie all’evoluzione della tecnologia, oggi il web è un’autentica fucina, al suo interno c’è spazio per voci, emozioni e storie differenti. A noi il compito di veicolare e di non fare il mondo che la rete non rappresenti soltanto un gigantesco calderone.
Il tuo successo non è certo frutto del caso: tu, Musica, hai trovato nel Festival di Sanremo un autentico volano, il palcoscenico ideale per tornare a imporre la tua bellezza e la tua creatività. Da storica rassegna un po’ arrugginita, il Festival è diventato a tutti gli effetti una piattaforma dal quale trasmettere il meglio che hai da proporci. È così che gli artisti insospettabili sono tornati in Riviera, così come giovani di talento hanno deciso di cavalcare l’onda mediatica della kermesse, anche all’apice della loro carriera.
Sei il nostro linguaggio che universale, attraversando confini e superando le barriere linguistiche, riesci nell’intento ad abbattere qualsiasi distanza. In un’epoca fatta di stupide divisioni, dalla quotidiana frammentazione della nostra società ai ben più gravi conflitti che non smettono di preoccupare in troppe aree del mondo, sai mostrarti sia come un messaggio di speranza che come una forma di evasione.
E in questo giorno di Natale, in cui il mondo sembra rallentare per un attimo e l’aria è piena di fiducia, la tua presenza riecheggia ancora più preziosa. Attraverso le tue melodie, riesci nell’intendo di farci sentire parte di qualcosa di più grande, di un sogno collettivo che ci unisce, nonostante le apparenti differenze e le inutili suddivisioni. E che dire dell’estate? Da qualche anno ormai, la tua presenza nel corso della bella stagione si fa sentire con una serie di tormentoni che ci accompagnano per intere settimane, decretando l’inizio e la fine di nuovi amori, o semplicemente accompagnandoci nel lieto periodo delle vacanze.
Da ragazzino sognavo che tu tornassi al centro della scena, perché avvertivo la presenza di troppa e immotivata esterofilia. Ti confesso che ne soffrivo, anche perché ciò che importavamo è in minima parte rimasto, un po’ lo stesso discorso che i tuoi detrattori ti rivolgono oggi. Sento spesso fare paragoni con il passato, pareri a volte giusti e a volte distorti, che non tengono spesso conto della tua imprevedibilità. Poi, lo sai benissimo anche tu, cara Musica italiana, che le tendenze sono cicliche e che in futuro tornerai a vivere momenti di smarrimento, ma saprai rialzarti come hai fatto tante volte.
Ho deciso di scriverti proprio oggi per ringraziarti e dirti grazie per essere sempre lì, accanto a noi, sia nei giorni di festa che in quelli più tristi. D’altronde il Natale è la ricorrenza più agrodolce che ci sia, al punto che sa unire e confondere stati d’animo in netto contrasto. Grazie per essere un linguaggio senza tempo, per saper raccontare e prendere per mano le generazioni, avvicinandole anche a loro insaputa. L’augurio è che tu possa continuare a regalarci sempre nuove emozioni, domani come ieri
Con affetto e gratitudine,
Un tuo fedele ascoltatore
Nico Donvito
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