giovedì 21 Novembre 2024

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Levante e Carmen Consoli unite sotto il segno de “Lo stretto necessario” – RECENSIONE

Le due artiste siciliane insieme nel singolo “Lo stretto necessario”, in radio dallo scorso 28 giugno

Levante e Carmen Consoli, due generazioni a confronto, artiste che sulla carta avevano molte caratteristiche in comune, al punto da considerare la prima un po’ come l’erede della seconda. Ascoltando Lo stretto necessario, invece, ci si rende conto che la “cantantessa” non ha e non avrà mai discendenti, perché il suo carisma vocale non ha eguali e lo si evince soprattutto nelle performance in duetto. Seppur riconosciamo nella cantautrice di Caltagirone una notevole e ben definita personalità già mostrata nelle varie precedenti produzioni, il paragone con la sua conterranea non si pone minimamente, ma credo che si tratti di una questione generazionale, perché l’artista de “L’ultimo bacio” appartiene ad un’altra epoca musicale, ha una sua storia e una sua evoluzione, un processo naturale difficile da ricreare per i rappresentanti della nuova leva.

Fatte le dovute premesse, “Lo stretto necessario” è un buon pezzo, che si discosta dal concetto di tormentone estivo per virare verso territori sonori intimi e votati alla canzone d’autore, come nella migliore della tradizione cantautorale italiana, con Carmen Consoli presente nell’insolita veste di sola interprete. Firmato dalla stessa Levante, assieme ad Antonio Dimartino e Colapesce, il brano anticipa l’uscita del quarto album in studio della cantautrice, intitolato Magmamemoria, disponibile a partire dal prossimo 4 ottobre.

Siciliane doc, Claudia e Carmen ci regalano un po’ di sapori e di profumi del sud, in una sequela di suggestioni, fotogrammi e ricordi, un omaggio alla terra che ha dato loro i natali. Un brano che odora di casa, di qualcosa di familiare, che non puoi fare a meno di portare dentro di te anche quando la vita per necessità ti porta lontano, nulla potrà mai scalfire luoghi, volti e immagini che non potranno mai ritenersi perdute. Discograficamente potrà pure essere stato un azzardo, ma qualitativamente parlando questa canzone è da considerare una piccola gemma di pietra lavica.

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Lo stretto necessario | Video

Lo stretto necessario | Testo

Cade giù dal sole un raggio pieno di grazia
un’apparenza di felicità
sono pietra lavica i tuoi occhi
mi bruci, mi allontano e sono sempre qua
e poi ho dovuto scegliere
di rinunciare a tutto di te
ma proverò a difendere
lo stretto necessario per me

Le facciate mai finite
le madonne chiuse in una teca
le tende spiegate
casa mia sembra una nave
lo stretto necessario
le vacanze al Lido Jolly
le campagne in fiamme
i primi baci
gli atti di dolore
i panni stesi ad asciugare al sole
lo stretto necessario

Nasce tra il cemento
un fiore pieno di rabbia
una parentesi di rarità
dolce come zagara la via del ritorno
di chi parte e resta sempre qua
perché ho dovuto perderti
per ritrovare il bello di te
ma proverò a difendere
lo stretto necessario che c’è

Le facciate mai finite
le madonne chiuse in una teca
le tende spiegate
casa mia sembra una nave
lo stretto necessario
le vacanze al Lido Jolly
le campagne in fiamme
i primi baci
gli atti di dolore
i panni stesi ad asciugare al sole
lo stretto necessario

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.