venerdì, Aprile 19, 2024

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Levante è la carezza nel silenzio per “Dall’alba al tramonto” – RECENSIONE

Recensione del singolo arrivato a sorpresa dalla cantautrice siciliana

Dopo un lungo silenzio Levante torna a farsi sentire musicalmente con il singolo Dall’alba al tramonto. Un ritorno che, come è doveroso sottolineare, è arrivato quasi inatteso e a sorpresa. Negli anni in cui esserci sempre ed esserci con forza è quanto mai obbligatorio, avere il coraggio di concedersi il lusso del silenzio e, poi, di romperlo senza sbraitare è quanto mai anomalo ed inusuale. La cantautrice siciliana, invece, ancora una volta ha scelto di distinguersi utilizzando l’arma della classe, dell’eleganza musicale, del sussurro incisivo.

‘Dall’alba al tramonto’, in fin dei conti, rappresenta proprio una nuova partenza per il percorso discografico di Levante. Una ripartenza che, però, gode del privilegio della progressività. Come il sole che sorge dolcemente concedendosi il giusto tempo per farsi vedere con tutta la sua forza luminosa, anche Levante ha scelto una canzone che gli permettesse di non spingere da subito con la propria voce o con un messaggio particolarmente aggressivo e diretto. Una scelta che, piuttosto, ha puntato sull’intimità, sulla grazia di una scelta accurata e su di un mood disponibile ad un dialogo riflessivo più che ad un monologo imperioso.

Già con ‘Magmamemoria‘, suo ultimo album d’inediti (di cui qui la nostra recensione), ed i singoli Sirene‘ ‘Vertigine’, Levante aveva mostrato la volontà di tornare, a volte, ad esplorare l’essenza senza strafare. Anche questa ‘Dall’alba al tramonto’ si dota di quella dimensione acustica, sospesa ed eterea attraverso un arrangiamento minimale ed una voce che, da parte sua, sperimenta soltanto il sapore più nostalgico e sussurrato dell’universo minimalista del pop d’autore. A questa scelta si sposa una narrativa che, come sempre, sa dimostrarsi compiuta e ricca di spunti: dall’idea di un amore finito raccontato come “nella fine ci sono tanti inizi da guardare” fino all’idea di rialzarsi sempre superando le difficoltà (“ogni volta che cado, ogni volta da capo, ogni volta non la vorrei però”).

Levante, quindi, ancora una volta sceglie di tornare a raccontarsi. Lo fa a sorpresa per sussurrarci che la vita, in tutti i suoi aspetti, merita di essere vissuta al massimo delle proprie opportunità. E così come essa ogni altra situazione ci capiti. Alla fine “siamo tutti un tramonto da guardare fino in fondo” perchè “ogni volta ho rischiato per la gioia di un minuto di essere vissuto fino al tempo di un saluto”. Levante, a sorpresa, torna, rompe il silenzio con una carezza delicata e lascia un segno ben più profondo di come avrebbe potuto fare chiunque altro rimanendo onnipresente urlando idee e concetti impersonabili, ripetibili o non sinceri.

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Dall’alba al tramonto | Audio

Dall’alba al tramonto | Testo

E non ti piacciono i finali
È troppo facile inventarli
Tu aspetti l’alba, tu aspetti l’alba
E ti concedi ad un inchino
Che l’imbarazzo è grande più di te
Fuggi a chi guarda, fuggi agli addii
Che non sei in grado
Tu, che non finisci il piatto
Perché nessun fondo è da toccare
Tu, lo sai che nella fine
Ci son tanti inizi da inventare?

E ogni volta che accade, ogni volta che cado
Ogni volta da capo, ogni volta non la vorrei, però
Ogni volta ho rischiato per la gioia di un minuto
Dire d’essere vissuto fino al tempo di un saluto
E no, uh, uh
Ogni volta un tramonto da guardare fino in fondo

E mi racconti di domani
Non c’è nessuno bravo più di te
A fare l’alba, a fare l’alba
Di ogni cosa
Tu, lo sai che io alla fine
Ho i titoli di coda da guardare

E ogni volta che accade, ogni volta che cado
Ogni volta da capo, ogni volta non la vorrei, però
Ogni volta ho rischiato per la gioia di un minuto
Dire d’essere vissuto fino al tempo di un saluto
E no, uh, uh
Siamo tutti un tramonto da guardare fino in fondo

E ogni volta che accade, ogni volta che cado
Ogni volta da capo, ogni volta non la vorrei, però
Ogni volta ho rischiato per la gioia di un minuto
Dire d’essere vissuto fino al tempo di un saluto
E no, uh, uh
Siamo tutti un tramonto da guardare fino in fondo

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.