Recensione del nuovo singolo della coppia di artisti
C’erano una volta due artisti ed una canzone. Lei è una giovane cantautrice che ha sfondato le classifiche in inglese ma che, dopo ancora dieci anni di carriera, fatica ad aprirsi totalmente al cantare in italiano. Lui, invece, è un rocker già affermato e famoso con decine e decine di successi già collezionati in Italia grazie ad una scrittura sempre riconoscibile ed un’attitudine tutta propria. I due si mettono insieme e nascono due canzoni pensate e scritte dalla penna di lui per e con la voce di lei. Una di queste canzoni, ‘Gli ostacoli del cuore’, viene pubblicata e raccoglie un grandissimo successo diventando un brano-manifesto nella carriera dei due artisti. L’altra canzone rimane nel cassetto. Almeno fino ad oggi.
Non è una favola ma la realtà. Lei è Elisa. Lui è Ligabue. E la canzone è Volente o nolente, disponibile a partire dal 20 novembre 2020 su etichetta Warner Music Italy per accompagnare la pubblicazione del cofanetto ’77+7′ (di cui qui tutti i dettagli) che vede riuniti tutti i singoli radiofonici rilasciati in 30 anni di carriera dal rocker di Corregio oltre che 7 nuovissimi brani inediti. La canzone arriva, per così come la sentiamo (almeno in parte), direttamente da quel lontano 2006 quando Ligabue ed Elisa lavorarono a ‘Gli ostacoli del cuore’ che poi venne effettivamente scelto come singolo congiunto rinunciando, di conseguenza, alla pubblicazione di quest’altro brano.
E così il Liga ha scelto non solo di recuperare la canzone ma anche di mantenerla, in qualche modo, intatta per non mutare quella magia propria del periodo fortunato ed ispirato in cui fu iscritta ed incisa. Le voci, di conseguenza, rimangono quelle originali del 2006 e soltanto la produzione e la parte strumentale è stata registrata nuovamente e ricalibrata per far si che suonasse al passo con i tempi.
Il risultato di tutto questo è un brano onesto e sincero in cui sostanzialmente i valori in campo vengono ribaditi una volta in più. In questi quasi quindici anni abbiamo avuto numerose opportunità per approfondire la musicalità di Ligabue ma anche le capacità interpretative ed artistiche di Elisa nei territori italici. Forse proprio per questo la magia non può essere la stessa della prima volta anche perché le repliche, si sa, difficilmente superano i risultati della prima assoluta anche quando, è bene specificarlo, la qualità rimane la medesima.
Malgrado tutto, però, i due artisti tirano fuori l’ennesima canzone che “riman[e] in testa sempre” e che si rivela capace di colpire il bersaglio dell’emotività sfruttando un’amalgama vocale perfetta e ben calibrata la ruvidità del timbro spesso e ruvido di Luciano ed, invece, l’animo etereo ed angelico della Toffoli che ha nelle sue sfumature più sofisticate e classiche il proprio marchio di fabbrica oltre che la propria marcia in più. Insieme le due voci si trovano a raccontare di una favola in cui “il telefono suonerebbe solamente notizie belle” e in cui “sarebbe Natale sempre” dipingendo lo sfondo di una vita che sogna la perfezione ma che, poi, si rende anche conto che perché ciò accada può essere sufficiente vivere appieno, non lasciarsi sfuggire nessuna situazione e ricordarsi di rispondere “presente”.
Solo così si potrebbe finalmente sfuggire a quella situazione in cui “non saresti da qualche parte che non fosse la stessa parte dove sono anch’io”: un insieme che la musica ci permette finalmente di rimettere insieme per guardare all’unione. Un’unione che passa per un testo concreto, due voci sensatamente unite ed una forma-canzone forse un po’ retrò ma sempre spiccatamente emozionale. Un’unione che, ancora una volta, ci torna a sottolineare, in questo momento in particolare, come lo stare insieme sia condizione essenziale per la vita e che le divisioni si possono superare con facilità se si accetta di guardare, insieme, all’altro, al domani, alla bellezza.
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Volente o nolente | Testo
Dipendesse da me
il telefono suonerebbe
solamente notizie belle
e bella compagnia
dipendesse da me
non sarei là fuori in giro
ma sapresti che cosa fare
e lo saprei anch’io
Volente o nolente
risponderò presente
volente o nolente
non lasci indietro niente
Dipendesse da me
capiremmo un po’ tutti tutto
ci sarebbe comunque campo
in questa galleria
dipendesse da me
qui sarebbe Natale sempre
e le luci non vengono spente
se non lo dico io
Volente o nolente
risponderò presente
volente o nolente
rimani in testa sempre
Volente o nolente
non lasci indietro niente
Dipendesse da me non saresti da qualche parte
che non fosse la stessa parte
dove sono anch’io
Volente o nolente
risponderò presente
volente o nolente
c’è un orizzonte sempre
Volente o nolente
non lasci indietro niente
Ilario Luisetto
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