Il 21 giugno scorso è uscito “Genesi”, l’EP di esordio di Blunda, una operazione discografica in cui amore e libertà fanno da fulcro concettuale. L’artista si contraddistingue per un pop contaminato da una ricca diversità di influenze musicali che spaziano dalla disco alla drum and bass, fino al soul e all’R&B. Abbiamo raggiunto Blunda con le nostre domande incuriositi dal suo progetto, di seguito cosa le abbiamo chiesto e le sue risposte :
“Genesi” il tuo EP è un mix di contaminazioni ma ha come linea che caratterizza i 4 brani, l’amore che finisce, il sentimento che svanisce e la difficoltà nel rendersene conto, come nasce il progetto di questo EP e quanto c’è di personale nei testi?
“Sentivo l’esigenza di portare il mio progetto a un livello successivo, e insieme al il mio team abbiamo creduto che un EP potesse essere la risposta giusta. In generale sono molto personale nella scrittura, riporto sempre qualcosa che appartiene al mio vissuto, quindi vi direi che di personale c’è molto, anche se ritengo di avere ancora margine nel cercare di andare a fondo con quello che scrivo”.
– C’è una traccia dell’EP alla quale sei particolarmente legata?
“Probabilmente Controluce, perché ritengo sia molto rappresentativo, mi ci riconosco molto tutt’ora… e poi è stato il mio esordio sulla scena, questo fatto mi lega molto a questo brano”.
Provieni da un talent e hai fatto diverse esperienze televisive, ritieni che il talent rimanga ancora uno strumento utile per farsi conoscere per un giovane che fa musica o pensi che ormai sia solo show piegato a logiche televisive?
“I talent sicuramente hanno una grande forza comunicativa, ma come tutte le cose hanno pro e contro. Il fatto di essere programmi televisivi fa necessariamente sì che l’elemento show sia fondamentale, sarebbe ingenuo pensare che le logiche televisive non abbiano un peso, a volte anche maggiore rispetto all’elemento musica. Detto questo, penso che se si riesce ad affrontare un talent in quest’ottica, allora possa essere molto utile, sia come esperienza che come cassa di risonanza. L’importante è che un artista non misuri il proprio valore in relazione a come vanno certe esperienze.”
– Raccontaci “Genesi”, parli di un percorso dentro di te, ogni brano rappresenta una tappa del tuo percorso?
” “Genesi” non nasce come un concept album, però è comunque molto centrato su certi argomenti e segue una sorta di narrazione, più nello specifico un mio percorso di crescita personale e artistica, nei rapporti e nel modo di pensare e vivere la vita.
“Controluce” e “Molecole” sono strettamente correlate tra loro, esplorano da punti di vista un po’ diversi la fine di una relazione e l’idea di un amore che si fa prigione. “Libera” fa da ponte poi tra questi due brani e “Veramente me”, perché in “Libera” è come se avessi riscoperto un po’ l’essenza delle cose, è una sorta di detox dall’amore tossico verso un po’ di “sano egosimo”, che poi è la chiave per ritrovare amore nelle cose e nelle persone in modo sano e disinteressato. Ruota tutto attorno all’idea di libertà e amore, che per me sono punti fondamentali e in realtà, penso che senza l’uno non possa esistere l’altro.”
– Ci saranno delle date collegate all’EP?
“In questo momento non ho niente di programmato, ma ho in mente di mettere su uno show da portare in giro; penso che la dimensione live sia essenziale per chi fa musica.”
– E’ un periodo musicale questo in cui vanno di moda le collaborazioni, le feat per intenderci, ti piacerebbe in futuro una collaborazione? Ci sono degli artisti con cui ti piacerebbe cantare?
“Sono una grande fan delle collaborazioni, penso che, se fatte in un certo modo, possano arricchire moltissimo, quindi assolutamente sì, mi piacerebbe pensare a qualche feat.
Sono molti gli artisti a cui penserei, che poi sono fondamentalmente quelli per cui provo stima. Così a caldo, puntando anche in alto, sognerei di fare qualcosa con Elisa, Mahmood,
Cremonini, per dirne alcuni. Anche artisti della scena rap che stimo molto come Marracash o Salmo. Chiaramente vi faccio esempi di artisti enormi, ma amerei collaborare anche con artisti emergenti come me!”
– Finiamo con i progetti futuri e i sogni nel cassetto
“Per il breve-medio termine sto pensando ai live e a un album. Poi nel cassetto ho un’infinità di sogni, dai più piccoli ai più ambiziosi, tra questi sicuramente l’idea di poter fare da open act a qualche grande artista e poi Sanremo, che è la manifestazione più importante per la musica Italiana; mi piacerebbe molto parteciparci!”
Giuseppe Scuccimarri
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