Anticipato dal singolo “Al centro del panorama” disponibile dallo scorso 7 giugno, Martina, protagonista dell’edizione di Amici conclusa a maggio, è uscita venerdì 28 giugno con l’EP che porta come titolo quello del singolo. Martina vuole sentirsi al centro del suo panorama artistico con la sua voce e la sua musica. La abbiamo raggiunta in call conference per farci raccontare la mission di questo EP e cosa gli ha lasciato l’esperienza nel talent della De Filippi, di seguito le nostre domande e le sue risposte :
Martina, ti abbiamo vista ad Amici con questa bella anima soul graffiante, con questa grandissima estensione vocale che ha incantato tutti, il 7 giugno è uscito il singolo “Al centro del panorama”, che ha anticipato l’uscita del tuo EP il 28 giugno, che prende il nome proprio dal singolo. Cosa ci dobbiamo aspettare da questo album, nel senso che mantieni questa anima soul eccetera, oppure vuoi anche sperimentare nuove situazioni musicali?
“Principalmente le canzoni sono tutte un pò sul ballad, quindi un pò sullo stile di “Da quando non ho smesso di amarti” e “Niente come te”, ovviamente c’è anche qui un pò la parte soul, soltanto un singolo che è appunto quello ultimo uscito, “Al centro del panorama”, ha un sound un pò diverso rispetto agli altri, un pò più up rispetto agli altri, ci sta anche per far vedere magari sfaccettature un pò più diverse”.
Come mai questo titolo “Al centro del panorama”? Vuoi stare al centro del panorama musicale?
“No, perché in questo momento al centro del mio panorama artistico ci sono io e la mia musica, il mio canto, la mia voce e quindi per questo al centro del panorama”.
Ti abbiamo vista cantare diverse cover durante il talent, hai inserito questa di Alessandra Amoroso perché è l’artista in cui ti senti vicina artisticamente?
“Ho scelto questa cover perchè sono rimasta particolarmente toccata e segnata da questa canzone, che io all’inizio non volevo cantare. Mi ci sono immersa talmente tanto, la ho sentita talmente tanto, che alla fine è rimasta una delle canzoni che ho preferito e la ho inserita nell’EP. In realtà io sento musica statunitense, R&B, soul e anche per la musica italiana ascolto artisti che si avvicinano a quel genere lì”
A proposito di musica italiana è uscito giorni fa il regolamento di Sanremo giovani, Cristiano Malgioglio aveva detto che avrebbe preparato per te un pezzone, una hit
di successo con cui andare a Sanremo, è andata avanti questa cosa o è rimasta in puntata e non ha avuto seguito?
“Per ora non ci siamo ancora sentiti, però comunque vediamo. Valuteremo anche in base alle varie proposte di canzoni, in base a quello che abbiamo, se andare a Sanremo giovani o meno, quindi dipende un pò tutto dalle canzoni”.
Per quanto riguarda il tuo percorso ad Amici, rifaresti tutto? Consiglieresti come percorso un talent a un giovane che si approccia alla musica o lo hai trovato molto televisivo e poco aderente a quella che è la realtà musicale?
“In realtà io lo rifarei e per questo lo consiglio anche a altre persone, perché lì, io lo dico sempre, è una scuola proprio di vita oltre ad essere una scuola dove ci si perfeziona. Lì ci sono vocal coach, gli insegnanti che spiegano dalla tecnica alla teoria musicale, andiamo a studiare magari l’interpretazione di un brano, quindi come portarlo, come interpretarlo al meglio, principalmente anche a livello umano si cresce molto, quindi per questo è anche una scuola di vita secondo me”.
Ti senti maturata dopo quell’esperienza sia artisticamente che umanamente?
“Molto, ma davvero tanto, artisticamente mi hanno dato proprio tanti consigli. Anche umanamente perché le cose le devi affrontare da sola, lì abbiamo poco contatto con l’esterno, quasi zero e quindi i problemi li affronti da sola.”
Tornando all’album, “Lucciola”, è una canzone che parla di una relazione conclusa, che ha lasciato i segni a cui si vuole dare una svolta, nel senso che si vuole andare oltre, poi c’è “Al centro del panorama” che a suo modo dice, non conviene restare fermi qui e a pensare e cerchiamo di rimarginare le ferite, in queste canzoni c’è sempre un filo conduttore che è quello praticamente della sofferenza in amore, c’è qualcosa di tuo, di personale in queste tracce?
“Io in realtà cerco di portare comunque il mio vissuto all’interno delle canzoni, ovviamente io ho avuto delle frequentazioni più che altro, non ho avuto una storia di amore comunque così tanto grande. Cerco di portare quello che è il mio vissuto all’interno, ovviamente ci sono state situazioni in cui ci sono rimasta più o meno male in base al legame che si era venuto a creare con quella persona e quindi poi in base a quello ho cercato di riportarlo dentro a ciò che sto cantando”
C’è una canzone dell’album a cui ti senti particolarmente legata?
“Sì, da quando non ho smesso di amarti perché è proprio il primo, cioè il primo inedito a cui mi sono affacciata, quindi anche studiarlo in tutte le sue sfaccettature sull’ interpretazione, seguire anche le indicazioni degli autori, mi sentivo una grande responsabilità, poi dopo il primo, cioè il secondo, è stato più facile anche l’approccio, è stato tutto più semplice. Quindi secondo me sono legata al primo proprio a livello emotivo per tutto il percorso.”
Partirai col tuo in-store tour, andrai a Pontedera, Reggio Emilia, Roma, Vimodrone, insomma farai un bel giro, hai avuto intanto modo di confrontarti con i tuoi fan, con qualcuno che ti ha seguita, hai fatto qualche esibizione o è la prima volta che ti troverai a esibirti davanti a un pubblico?
“No, ho già fatto delle esibizioni, cioè dei mini live ed è stato bellissimo il responso da
parte del pubblico, proprio anche l’interazione con loro è stata bellissima. Anche perché
secondo me è proprio la parte più bella. Quando ci sono quei minuti di chiacchiera, di scambio di idee, di confronti comunque con il pubblico, vedi proprio il calore, il sostegno da parte loro che dici ‘è tanta roba’ e quindi dici ‘continuo a farlo’ perché comunque c’è gente che mi supporta, che mi sta dietro, che ci crede quanto me, oppure più di me, magari alcune volte quando noi siamo nel momento di sconforto è quello che fa andare avanti”.
Quando eri nel talent avevi questa percezione? Durante i pomeridiani o
comunque nei serali avevi la percezione di questo affetto, di cosa arrivava fuori?
“Io ogni tanto vivevo nel mio mondo, quindi alcune volte proprio non avevo minimamente il sentore, io avevo l’idea dopo, dopo aver cantato, quando finivo l’esibizione e vedevo il responso da parte del pubblico, dicevo ‘ah ok, vedi’.”
I tuoi progetti per il futuro, hai un sogno nel cassetto, qualcosa che vorresti realizzare?
“Allora io sono una che tiene molto i piedi per terra, questa è un’arma a doppio taglio secondo me, quindi per ora però sarebbe continuare a fare questo, cioè continuare a vivere di musica, continuare a seguire questo percorso, questo sogno comunque che si sta piano piano realizzando, continuare con i miei progetti, continuare quindi con canzoni magari, far uscire altre canzoni.”
Trovi difficile per un giovanissimo farsi strada nel mondo musicale italiano, nell’industria
discografica italiana? Stai trovando dei problemi a marcare il terreno, il territorio,
oppure non stai trovando grandi difficoltà?
“Di certo non è semplice, poi comunque anche quello che faccio io magari, il genere che faccio io in questo momento è pure un pò più difficile, però secondo me c’è spazio nella musica per gli emergenti, per noi ragazzi che stiamo uscendo ora.”
Giuseppe Scuccimarri
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