Little Pieces Of Marmelade, fuori il nuovo album “Mexican Sugar Dance”

Little Pieces Of Marmelade

Un viaggio sonoro viscerale e senza filtri, tra rock psichedelico e istinto creativo. Dodici tracce nate per urgenza, non per strategia: il viaggio dei Little Pieces Of Marmelade

Un disco nato per bisogno, non per strategia. È così che i Little Pieces Of Marmelade raccontano il loro nuovo album, “Mexican Sugar Dance”, uscito lo scorso 10 ottobre per Astralmusic. Il primo capitolo – cantato interamente in inglese – di un progetto doppio, che troverà il suo completamento il 10 dicembre con “404DEI (Errore degli Dei)”, il secondo volume in italiano.

Registrato e prodotto interamente dallo stesso duo – DD e Frankie Wah – nello studio di Filottrano (Ancona), “Mexican Sugar Dance” è un album urgente, viscerale, crudo e autentico. Dodici tracce che rifuggono qualsiasi compromesso, che non inseguono le tendenze ma le travolgono. Un lavoro nato senza piani precisi, spinto da un’urgenza creativa e da un divertimento raro: “Ci siamo lasciati guidare dall’istinto, senza filtri. È il nostro lavoro più libero e più vero” raccontano i LPOM.

Musicalmente, il disco è un melting pot esplosivo: rock contemporaneo che affonda le radici nella psichedelia degli anni ’60 e ’70, innervato di noise, newpunk, blues, elettronica e pop spigoloso. Una miscela in perfetto equilibrio tra analogico e digitale, tra lo-fi e sperimentazione. Strumenti vintage, chitarre minimali, synth analogici, registrazioni non convenzionali, melodie viscerali e la voce graffiante di DD a guidare tutto con energia e carisma.

“Mexican Sugar Dance”, un viaggio in dodici tappe

Si parte con il caos interiore di “Family Therapy”, passando per la disillusione di “Fame”, il manifesto emotivo di “Love”, e l’esplosione lirica di “Sonic Bloom”. Poi si attraversano i vetri rotti di “Glass Villain”, l’elettricità cosmica di “Qnew”, il rosario laico di “Doomy”, fino al canto psichedelico di “Sniffing Stars”. Il disco affonda nel buio con “D33pthroat”, si muove tra sogno e realtà in “Path Of Glory”, si frattura nel ritmo perduto di “Sad Funk”, e chiude con l’apocalisse sonora di “Mexican Sugar Dance”, title track che è puro collasso elettrico, un urlo senza parole ma pieno di significato.

“Abbiamo seguito un flusso naturale. Le melodie erano già lì, primordiali. L’inglese è venuto da sé. Questo disco è un manifesto: riconoscersi, accettarsi, darsi valore”, spiegano i Little Pieces Of Marmelade.

Le date del “Mexican Sugar Dance – Tour”

Il viaggio di Mexican Sugar Dance continua dal vivo con un tour energico e autentico, prodotto da Crox Concerti, che porterà i LPOM in alcune delle venue indipendenti più amate d’Italia:

  • 31 ottobre – Novara, Big Lebowski
  • 1° novembre – Bologna, Freakout
  • 18 dicembre – Milano, Biko
  • 19 dicembre – Torino, Capodoglio
  • 17 gennaio – Roma, Monk
  • 7 marzo – Pratola Peligna (L’Aquila), Garbage Live Club
Scritto da Redazione RM
Parliamo di: