Loredana Bertè aggiunge l’ultimo tassello ad un meraviglioso “LiBertè – Sanremo Edition” – RECENSIONE
Recensione della riedizione dell’album
Lo avevamo accolto, fin dalla sua pubblicazione lo scorso 28 settembre, come uno dei migliori album dell’anno oltre che il graditissimo ed attesissimo ritorno discografico di Loredana Bertè, ormai da troppo tempo lontana dalle scene. Un disco che (qui la nostra recensione della versione originaria) aveva avuto la capacità di riproporre al pubblico un’interprete fedele alla sua tradizione musicale ma, contemporaneamente, votata positivamente al racconto della sè stessa di oggi.

Il centro focale dell’intero lavoro, però, sta su Cosa ti aspetti da me, il brano che ha segnato l’undicesima partecipazione alla kermesse canora di Sanremo. La firma di Gaetano Curreri (coadiuvata dalle più giovani penne di Gerardo Pulli e Piero Romitelli) evoca tinte non troppo lontane dall’ultimo Vasco Rossi che, in effetti, al brano si dice fosse stato interessato. Il tema del brano è quello di un amore complicato giunto ad uno stop chiedendosi vicendevolmente che cosa, ancora, ci si può aspettare dall’altro. Punto forte del brano, però, non sta nel testo, che si rivela abbastanza lineare e tradizionale nei suoi toni e nella sua scrittura, quanto piuttosto nella musicalità e, soprattutto, nella grintosa interpretazione della Bertè. Ad un inciso in pieno stile Vasco per i cori da stadio che richiama con facilità si somma il timbro graffiato, sporco e consumato di un’ugola come quella di Loredana che si rivela perfettamente in grado di comunicare un messaggio più profondo della stessa canzone.
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