domenica 24 Novembre 2024

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Luca Napolitano: “Anche stavolta” è il simbolo della mia maturità – INTERVISTA

L’artista campano torna con un nuovo singolo che rappresenta il manifesto di una ritrovata consapevolezza

A nove anni di distanza dalla fortunata partecipazione all’ottava edizione di “Amici” di Maria De Filippi, Luca Napolitano lancia un nuovo singolo intitolato “Anche stavolta”, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica dallo scorso 24 novembre.

Ciao Luca, cominciamo dal tuo nuovo singolo “Anche stavolta”, cosa rappresenta per te questa canzone?

«Rappresenta per me il periodo della maturità. In esso parlo dell’amore dai mille volti e dai tanti risvolti anche inaspettati. Ho raccontato una prospettiva dell’amore un po’ diversa, la capacità dell’uomo di conoscersi davanti agli avvenimenti».

Hai composto il brano con Francesco Ciccotti e il maestro Adriano Pennino, com’è stato collaborare con loro?

«Con F. Ciccotti ormai scrivo da anni, con lui si è instaurato un bellissimo rapporto di amicizia e stima sono felice di averlo con me in questo viaggio. Con il maestro Pennino è stato un rincontro dopo anni in cui ci eravamo persi di vista. È un Musicista che ho sempre stimato ed ammirato ma sopratutto un grande uomo. Lavorare con loro per me è significativo perché abbiamo tutti un obbiettivo comune».

Dopo l’ironica “Ci whatsappiamo”, torni a raccontare i sentimenti in maniera profonda, più una maturità artistica o personale?

«Si soprattutto in modo universale. Abbraccio il tema di un amore che ha un volto diverso, che raggiunge la maturità quando capisce di seguire una strada diversa da quella che la società normalmente traccia, il sentimento che non guarda la sessualità ma il cuore».

Questa canzone anticipa l’uscita del tuo nuovo progetto discografico, attualmente in lavorazione. Cosa puoi accennarci a riguardo?

«L’album ha in sè la mia piena maturità raggiunta in questi anni di lavoro introspettivo. Fatto nel silenzio e costruito sui tanti no di questi anni. Poi rispecchia il Luca nuovo ,consapevole, raccontando un amore maturo, tracciando linee nuove di un vissuto quotidiano. Insomma un album che va scoperto».

Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come è nata la tua passione per la musica?

«In famiglia tutti amiamo la musica. Da piccolo mi mettevano sempre strumenti in mano come un ‘bambolotto’, sarà stato per quello!!».

Quali artisti o generi musicali hanno ispirato e accompagnato la tua crescita?

«Da Alex Baroni a Ed Sheeran, Pino Daniele, ma ne potrei citare tanti altri diciamo che ascolto un po’ di tutto ma ho il debole per il ‘virtuoso’».

Poi è arrivata la tua partecipazione ad “Amici” nel 2008, qual è l’insegnamento più grande che hai appreso da questa esperienza?

«Il lavoro costante, la passione e il senso del dovere, la forza di volontà anche davanti agli ostacoli più difficili. ‘Amici’ mi ha insegnato ad affrontare la realtà!».

Cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto il “mestiere” di cantante?

«Credo nulla. Anzi mi ha portato alla scoperta di nuove emozioni. La musica non è né un lavoro né un hobby ma un medicina per l’anima».

 Luca Napolitano Di tutte le canzoni che hai realizzato sino ad ora, a quale ti senti maggiormente legato?

«Di sicuro ‘Vai’, pezzo presente nel mio primo EP insieme a ‘Forse forse’, che è il brano che mi ha fatto conoscere al grande pubblico».

 Se potessi “rubare” una canzone a un tuo collega, invece, quale sceglieresti?

 «Da cantautore ti garantisco che ne ruberei tante, fidati!!»

Quali sono i tuoi progetti futuri e/o sogni nel cassetto?

«Come auspicio, continuare a fare ciò che amo. Come progetto realizzare il mio disco e  tra i sogni nel cassetto non può mancare il festival della musica».

Alla luce di tutto quello che ci siamo detti, per concludere, quale messaggio vorresti trasmettere al pubblico, oggi, attraverso la tua musica?

«L’essere consapevoli che la vera forza è dentro di noi. Non importa che essere umano sei ma chi e cosa puoi essere!».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.