Lucio Corsi: “L’Eurovision? Non la vivo come una competizione”

Lucio Corsi

A una settimana dalla partenza, Lucio Corsi ha portato dell’Eurovision ai microfoni di Rai Radio2, ospite del programma “Non è un Paese per Giovani”

Lucio Corsi si racconta a Rai Radio2: “A Basilea ci sono già stato un mesetto fa. Domani parto e vediamo, son curioso”, a pochi giorni dal suo atteso debutto sul palco dell’Eurovision Song Contest 2025.

Ai microfoni di “Non è un Paese per Giovani” con Massimo Cervelli e Tommaso Labate, il cantautore spiega: “Ritengo che la musica non debba essere una competizione e non lo sia di per sé, non deve esserlo. E infatti non la vivo così, ma come un’esperienza dove posso portare una canzone e ciò che mi interessa in musica”.  

Non è una frase di circostanza quella di Lucio Corsi, è proprio quello che pensa sinceramente e che aveva detto prima di affrontare Sanremo dove è arrivato secondo. Infatti, a Rai Radio2 conferma: “Amo la competizione negli sport, sono molto appassionato di motociclismo e Motomondiale, lì è bella, però nella musica non deve esserci secondo me”.

Reduce da un tour nei club che proseguirà anche in estate con nuove date, e dalla partecipazione al Concertone del 1° maggio, l’artista sottolinea: “La musica dal vivo è un’altra cosa, è ciò che amo perché sei a contatto con gli occhi delle persone e non delle telecamere che non fanno trasparire le emozioni di chi ti guarda. Invece a me serve, amo il contatto diretto col pubblico, è ciò che più mi interessa. Quella dell’Eurovision, come Sanremo, è un’esperienza che può essere formativa e che può aiutarmi a fare al meglio questo lavoro”.

E in merito al grande successo del suo ultimo album “Volevo essere un duro”, appena certificato Disco d’oro, Lucio aggiunge: “La canzone a Sanremo è stata capita ed è una cosa che mi riempie di gioia, ora qualche volta quando vado a fare la spesa mi chiedono un selfie ma mi fa piacere”, anche se la fama non sembra smuovere il cantautore che resta coerente con le sue scelte, anche nel look: “Andiamo lì come a Sanremo. Quelle spalline lì le sto usando da diversi anni, anche ai concerti e in questo tour. È la cosa con cui vado sul palco, quindi anche l’Eurovision sarà in linea con quanto fatto finora. Il cambiamento verrà con più tempo”.

“Non sono scaramantico. Prima di salire sul palco ho solo dei riti come lo stretching e il riscaldamento che mi servono a concentrarmi”, rivela Lucio Corsi che di recente era nel parterre al concerto di Lorenzo Jovanotti insieme a Valentino Rossi e Cesare Cremonini: “È un tipo di show che ha dentro varie parti, è stato bello e interessante vedere una band così grande. Voglio bene a lui e Cesare, hanno delle storie diverse dalla mia, è interessante parlarci per imparare. Hanno percorsi lunghi e molto differenti dal mio e mi interessa come cosa, come dialogo, come conoscenza. E poi più che altro mi piacciono come persone”.

Scritto da Redazione RM
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