Luk3 e la cartolina malinconica di “Roma lo sa” – RECENSIONE

Luk3

Analisi dell’ultimo singolo di Luk3, concorrente in gara ad Amici 24. “Leone” è il titolo del brano disponibile in digitale dallo scorso 1° aprile

Luk3 torna con il singolo “Roma lo sa”, nuovo inedito presentato nel corso della terza puntata del serale di Amici 24 (qui le nostre pagelle).

Il testo è stato scritto da Luca Pasquariello (alias Luk3), insieme a Rondine e Gianmarco Grande, mentre la produzione è stata curata da Grnd.

Roma lo sa” arriva dopo i precedenti inediti “Parigi in motorino”, “Valentine” e “Piangi”, rappresentando in pieno l’evoluzione del giovane artista dall’entrata nella scuola fino ad oggi.

Roma non è solo lo sfondo di questo brano, ma diventa un personaggio a tutti gli effetti. È la città che osserva, che custodisce i ricordi e i silenzi di una coppia ormai alla deriva, che “ci ha visti uscire ribaltati, stralunati dal solito bar del centro”.

Il testo racconta un amore adolescenziale, ma non per questo superficiale, bensì intenso, bruciante, appassionante e vero, come solo gli amori adolescenziali sanno essere. Luk3 esprime tutta la sua fragilità tramutandola in forza in “Roma lo sa”, una cartolina malinconica di una storia finita, ma che continua a vivere nell’aria della città che, non a caso, è considerata eterna.

Luk3 – “Roma lo sa” | Testo

Roma lo sa
Che siamo fradici, distrutti e senza voce un po’ come gli ultras
Si lo sa,
Ci ha visto uscire ribaltati, stralunati dal solito bar del centro
Non c’è rimedio,
Ti mando un bacio e mi fai il medio, mi chiami scemo
Ti girerai dall’altra parte e poi domani sarà tutto ok
(non so se è tutto ok)

Ma tra le mani dimmi cosa ti rimane
Senza più le nostre notti da telegiornale
Sento uno stadio nello stomaco
Se passo sotto il tuo citofono
Sentirsi grandi e dirsi buona fortuna
Per questi tempi che ci fanno paura
Senti uno stadio nello stomaco
E non far finta come al solito
Che tanto Roma lo sa

Roma ci spiava con gli occhioni spalancati
Mentre giocavamo a chi si nascondeva meglio in casa
E tu che sei così brava, che fai come fanno i ladri
Ti avvicini silenziosa per rubarmi mille baci
Ed io mi chiedo “ma perché?”
Adesso è tutto fuoco e fiamme
Ti girerai dall’altra parte e poi chissà se sarà ok

Ma tra le mani dimmi cosa ti rimane
Senza più le nostre notti da telegiornale
Sento uno stadio nello stomaco
Se passo sotto il tuo citofono
Sentirsi grandi e dirsi buona fortuna
Per questi tempi che ci fanno paura
Senti uno stadio nello stomaco
E non far finta come al solito
Che tanto Roma lo sa

E adesso qui seduto sotto al cielo
Io ti scriverò una lettera
So che non va più di moda
Ma a te la moda non piace
So che sei da fuori-regola

Ma tra le mani dimmi cosa ti rimane
Senza più le nostre notti da telegiornale
Sento uno stadio nello stomaco
E non far finta come al solito
Che tanto Roma lo sa

Scritto da Nico Donvito
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