“Ma quando sarà” di Irene Fargo: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Ma quando sarà” di Irene Fargo
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1993 con “Ma quando sarà” di Irene Fargo.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Ma quando sarà” di Irene Fargo
Siamo nel 1993, Irene Fargo è reduce dalla partecipazione a due edizioni consecutive del Festival di Sanremo, nel ’91 con “La donna di Ibsen” e nel ’92 con “Come una Turandot”.
Dopo essere stata esclusa all’ultimo tra i candidati della kermesse per il terzo anno di fila, l’artista prende parte alla prima edizione del Festival Italiano, una rassegna parallela trasmessa su Canale 5 e condotta da Mike Bongiorno.
Qui presenta “Ma quando sarà”, contenuta nel disco “Labirinti del cuore”, una canzone composta a quattro mani per lei da Valerio Negrini e Roby Facchinetti.
Un brano costruito come un dialogo intimo con l’Assenza, una preghiera rivolta a un amore che tarda ad arrivare, ma che viene comunque atteso con la fiducia di chi ha scelto di credere.
Non c’è solo romanticismo, ma anche resilienza femminile, maturità emotiva, capacità di sopportare l’assenza senza diventare cinici. La sua voce, incantevole, vibrante e piena di Irene Fargo fa il resto.
Il testo di “Ma quando sarà” di Irene Fargo
Si fa presto a dire, “Amore” a chi ci crede
In questa mezza vita senza fama e né ricchezza
Io sono la ragazza di tutti e nessuno
Quando mi porti via?
Non c’è pace in nessun cuore, non c’è uscita
Di me e dei miei programmi per la vita, a chi interessa
La gente qui vuol bene ai suoi drammi, a se stessa
Quando mi porti via?
Quando sarà, ma quando?
Arriverai, ma quando?
Tu o nessun’altro, ma quando?
Devo star pronta, ma quando?
Quando?
Quando sarà, ma quando?
Camminerò sull’acqua e sull’alta marea
Quando mi porti via?
Quando sarà quel tempo?
Fretta non ne ho, ma dimmi quando e ci sarò
Anche tu ti sarai chiesto perché esisti
Perdiamo un sogno al giorno e pochi ce ne son rimasti
La mia valigia è piccola e cresce viaggiando
Quando mi porti via?
Quando sarà, ma quando?
Mi troverai, ma quando?
Vieni volando, ma quando?
Devo star pronta, ma quando?
Quando?
Quando sarà, ma quando?
Cammineremo insieme sull’alta marea
Perché non mi porti via?
Quando verrà quel tempo?
Quando non lo so, ma quando mi vorrai mi avrai
Quando sarà, ma quando?
Quando?
Quando sarà quel tempo?
Fretta non ne ho, ma dimmi quando e ci sarò
(Quando sarà, ma quando?)
(Quando?)
Quando verrà quel tempo?
Quando non lo so, ma quando mi vorrai mi avrai
(Quando sarà, ma quando?)
(Quando?)