sabato 5 Ottobre 2024

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Maneskin: dopo il matrimonio, un divorzio all’italiana?

La pubblicazione del nuovo album genera interrogativi

Marracash affronta un argomento molto particolare nella canzone Cosplayer , dove usa parole nette, fin dall’apertura del brano. “Dio mi salvi dalle commedie, dai cosplayer Da chi sposa la causa solo quando gli conviene Dai politici sempre più simili ad influencer Finché non candideranno loro direttamente”. Quando esce il pezzo, si accede anche una polemica con Fedez per alcune frasi a lui dirette, “la popstar con gli occhi lucidi per il decreto? Vade retro, ritorna dal tuo creator (…) Dal biondo patriota, sui social si prodiga per noi Ma in realtà è il più merda come il Patriota in The Boys Vabbè, al massimo si scatena, tanto ambassador non porta pena”.

Ci torna in mente questo brano per le immagini dei Maneskin che imperversano sui social in questi giorni e che ci mostrano un vero e proprio matrimonio tra i quattro componenti del gruppo. Per presentare il loro prossimo album “Rush!”, Damiano, Thomas, Victoria ed Ethan, hanno pronunciato un vero e proprio ‘sì’ al Palazzo Brancaccio di Roma, vestiti di bianco come da tradizione, con tanto di invitati e torta nuziale a quattro piani. Ci troviamo di fronte a una strategia di marketing purissima, che divide le opinioni? O, forse, è un caso esasperato di cosplay?

Il cosplayer è, infatti, un appassionato o, in certi casi, un professionista, che si traveste per recitare un personaggio di fantasia” e fin qui nulla da obiettare. Quello che potrebbe far storcere un po’ il naso, nel caso dei Maneskin, è la direzione intrapresa dal gruppo più rock’n’roll italico, subito dopo la vittoria dell’Eurofestival. Un cambio di look provocatorio, spesso artefatto ed ‘esibito’ esteriormente più che sentito come condizione interiore, potrebbe allontanarli troppo dalla bellezza di alcuni loro testi, per cui li avevamo scelti e apprezzati tra molte altre personalità artistiche?

Che questo matrimonio sia un gioco leggero, una sorta di carnevale mediatico, ci può stare. Ma, dopo tutta questa facciata, ci piacerebbe capire quale ricerca musicale intenderanno seguire per non fare avverare quel famoso proverbio popolare, secondo cui, ‘se è vero che l’amore è cieco, il matrimonio gli ridà la vista’. Sperando che non sia un ‘rush’ finale… ai posteri, l’ardua sentenza!

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Francesco Penta

Appassionato della parola in tutte le sue forme; prediligo, in particolar modo, la poesia a schema metrico libero. Strizzo l'occhio all'ironico, all'onirico e al bizzarro. Insieme alla musica sia la parola. Dopo la musica si ascolti il silenzio; da questo "vuoto sonoro" nasca un nuovo concerto.