Marcella Bella: “Pelle diamante ha un sapore di rivalsa” – INTERVISTA

Marcella Bella

A tu per tu con Marcella Bella, alla vigilia del ritorno a Sanremo 2025 con “Pelle diamante”. La nostra intervista alla cantante siciliana che partecipa al Festival per la nona volta

Marcella Bella, in gara al prossimo Festival di Sanremo ci racconta in questa intervista le sue sensazioni alla vigilia del ritorno sul palco del teatro Ariston in gara con “Pelle diamante”.

Il brano, scritto da Marcella con Marco Rettani, Senatore Cirenga e Andrea Simoncini, è un inno che celebra le donne, ma sa andare al di là di ogni separazione di genere, sottolineando come il diamante sia, oltre che prezioso, il più resistente a qualunque urto, introducendo il tema della resilienza. Avere “Pelle diamante” significa, quindi, avere la pelle dura e resistente.

Il brano sarà contenuto all’interno di “Etnea Diamante Edition”, che sarà disponibile dal 14 febbraio. Ecco cosa ci ha raccontato l’artista alla vigilia della sua nona partecipazione al Festival.

Marcella Bella racconta “Pelle diamante” e il suo ritorno a Sanremo, l’intervista

“Pelle diamante” è il titolo del brano che ti ha riportato a Sanremo, che sapore hanno per te questo pezzo e questo ritorno?

«Questo pezzo ha un sapore di rivalsa, di grinta, di voglia di farmi ascoltare e di sentirmi immersa nell’attualità. Non mi bastava tornare a Sanremo con una canzone qualsiasi, con una canzone melodica, seppure bella. Il mio desiderio è quello di farmi conoscere e apprezzare anche dalla gente più giovane. Quindi ho voluto portare una canzone proprio ritmata e con un testo importante. “Pelle diamante” non parla naturalmente dei gioielli, ma di queste donne guerriere che devono lottare per difendersi e per affermarsi».

Dal punto di vista musicale è una canzone molto accattivante, con una struttura molto interessante…

«Sì, sembra facile da cantare, ma non lo è affatto perché è molto veloce, devo stare attentissima a non mangiarmi le parole, che sono la parte centrale della canzone. Di primo acchito, “Pelle diamante” può sembrare una canzone se vuoi anche musicalmente semplice, però è proprio alle canzoni semplici che devi restituire un’interpretazione più intensa. Il mio obiettivo è quello di trasmettere con tutta me stessa la forza che ha questa canzone e che deve venire fuori sin dal primo ascolto».

So che alle prove l’orchestra ti ha tributato una standing ovation, com’è andata?

«Non me l’aspettavo, perché sai l’orchestra ha fatto una standing ovation anche a Giorgia durante le prove a Roma, lei è fantastica e credo abbia una canzone molto plateale, almeno da quello che mi dicono, bella e classicheggiante. Non mi aspettavo che i professori apprezzassero così tanto la mia proposta che non va affatto in quella direzione. Sono rimasta favorevolmente colpita. E poi devo dire che “Pelle diamante” con l’orchestra è veramente bella, dal vivo ha una marcia in più forse perchè io stessa do il meglio di me sul palcoscenico. Mi piace sentire il suono dei violini, il pianoforte, la batteria che ha una bella carica, quindi mi diverto a cantare dal vivo. ».

Per concludere, si dice che il palco dell’Arison faccia tremare le gambe a chiunque, chi meglio di te può spiegarci il motivo?

«Sanremo è speciale ed è capace di trasformarti da sconosciuto a un artista famosissimo, il Festival ha una forza speciale. Auguro a tutti i cantanti di partecipare almeno una volta, perché Sanremo è Sanremo e non c’è altro da aggiungere!».

Scritto da Nico Donvito
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