venerdì 22 Novembre 2024

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Marco Martinelli e Valerio Lysander: “La vita va presa così com’è” – INTERVISTA DOPPIA

A tu per tu con i due giovani artisti della scuderia Suoni dall’Italia, l’etichetta di Mariella Nava

Si intitola “Così com’è” il singolo che vede collaborare per la prima volta insieme Marco Martinelli e Valerio Lysander, due valide proposte musicali che hanno dato vita ad una unione perfetta e naturale dei loro stili artistico-personali. In occasione di questa nuova uscita, li abbiamo raggiunti via Skype, per approfondire la conoscenza della loro visione di vita e di musica.

Ciao ragazzi, benvenuti. “Così com’è” è il titolo del singolo lanciato in coppia, come sono nati il vostro incontro e questo pezzo?

Marco: «Il nostro incontro è stato dovuto a Mariella Nava, la nostra produttrice, ci siamo conosciuti nel 2015 durante un concerto a Genova. Negli anni ci siamo sentiti, personalmente ho ascoltato e apprezzato i suoi album, fino a qualche mese fa quando gli ho proposto di fare qualcosa insieme. “Così com’è” è un brano composto da lui che ha ripensato per me, a me piaceva l’idea di cantarlo insieme, perciò sono molto soddisfatto del risultato finale».

Valerio: «Il brano in realtà è nato in inglese, intorno più o meno al periodo di Genova, avevo appena concluso una relazione con un ragazzo a Londra, cercando di ritrovare la forza, accettando quello che era successo. Traducendo in italiano, anche con l’aiuto di Marco, il significato è rimasto più o meno lo stesso. Avendo avuto un percorso buddista, nella vita ho imparato ad uscire dalle situazioni non soffermandomi soltanto sulle perdite o sulle sconfitte, bensì a prendere il buono per crescere e uscirne comunque da vincente».

Entrambi fate parte della scuderia “Suoni dall’Italia”, l’etichetta di Mariella Nava. Com’è lavorare con una grande professionista come lei?

Marco: «Mariella è stupenda, una donna eccezionale e di una grandissima apertura mentale. Tra noi c’è un legame umano fortissimo, una grande fiducia. E’ raro trovare persone che investono sui giovani, soprattutto su due ragazzi come noi che non provengono dai talent show, è davvero una grande fortuna».

Valerio: «La conosco da quando ero piccolo perché frequentava il ristorante dove lavora mio padre, per cui l’ho sempre seguita, i miei primi concerti sono stati quelli di Mariella. E’ una grande professionista, la stimo davvero tantissimo».

Un brano che esce in un’estate che non sarà uguale alle altre. Voi, personalmente, come ve la immaginate?

Marco: «Non saprei, è un momento particolare diciamo, mi sono dottorato durante il lockdown, un’esperienza bella ma al tempo stesso triste, come me in tanti in questo periodo si sono laureati online, diciamo che festeggiare dal vivo è tutta un’altra cosa, per cui è stato bello ma un po’ limitante. Durante la quarantena ho trovato il tempo per fare un sacco di cose, tipo i video su Tik Tok (ride, ndr)».

Valerio: «Per me è un momento molto confuso, ho passato due mesi di lockdown a Londra per poi tornare in Italia, mi sto postando tra Ascoli e Roma, è un po’ una vacanza ogni giorno, una sensazione strana. Sono contento che questa canzone esca proprio adesso, in questa estate diversa, perché le persone hanno più tempo per ascoltarla, c’è più calma mentale».

Quali sono le caratteristiche che più vi colpiscono l’uno dell’altro?

Marco: «A me Valerio piace perché è molto zen, rispetto al mio temperamento, quando stiamo insieme mi tranquillizzo, è una persona che mi rilassa. Lo trovo un ragazzo molto profondo e sensibile, mi piace sviscerare tematiche con lui, adesso abbiamo in ballo alcune idee per altri progetti, mi fa piacere lavorare con lui perché trovo sia una persona che riesce ad andare a fondo nelle cose».

Valerio: «A me colpisce l’esatto contrario, ovvero l’iperattività. Lo seguo su Instagram e Tik Tok, è un ragazzo intelligente che ci sa fare, è molto schematico, sa organizzarsi molto bene, sono tutte qualità che apprezzo molto. Nonostante le differenze caratteriali, credo che le nostre voci si uniscano e intrecciano bene in questa canzone, in maniera molto naturale».

Per concludere ragazzi, cosa vi piacerebbe riuscire trasmettere a chi ascolterà quest’estate la vostra “Così com’è”?

Insieme: «Dato che alla fine dell’estate si lasciano tutti perché non si sopportano più, consigliamo di ascoltare “Così com’è” per raggiungere una posizione zen e farsene una ragione (sorridono, ndr), prendere il buono da quello che si è dato e ricevuto per andare avanti per la propria strada».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.