Intervista alla giovane cantautrice intervenuta a ‘Buon compleanno Mimì’
Sorridente e spontanea come sempre, ritroviamo Martina Attili in occasione della sua partecipazione a “Buon compleanno Mimì”, rassegna giunta alla settima edizione dedicata alla memoria di Mia Martini: uno spettacolo unico e coinvolgente che si è tenuto, come sempre, lo scorso 21 settembre al Teatro Nuovo di Milano. A pochi mesi di distanza dal debutto del suo “Cherofobia Tour” e dalla partecipazione nel singolo di Mr. Rain, intitolato “La somma”, la giovanissima cantautrice romana si racconta ai nostri lettori, strizzando l’occhio verso i suoi progetti futuri.
Ciao Martina, bentrovata. Partiamo da Mimì, quanto ha influenzato il tuo percorso?
«Avendo iniziato da molto piccola, tutto quello che ascoltavo era influenzato dai miei genitori, Mia Martini rientrava tra i loro ascolti, ma non più di altri artisti. Crescendo sono andata a ricercarla io, quindi nel mio primissimo periodo di formazione non ha influito in maniera particolare, come magari altri possono aver fatto. L’ho scoperta nel tempo, una volta diventata più grande. E’ una persona che ammiro tanto per quello che ha fatto, perché credo che le sue fragilità siano state anche il suo punto di forza».
Credi che attraverso dal suo esempio le successive generazioni di cantanti femminili abbiamo tratto vantaggio?
«Penso proprio di sì, Mia Martini ha dato a noi ragazze una grande possibilità, togliendoci un po’ di ostacoli di mezzo, per questo motivo non possiamo che esserle grate».
Con quale canzone hai scelto di omaggiarla?
«Ho scelto di cantare “Amanti” perché volevo trovare una canzone che rappresentasse sia me che lei, quindi sono andata un po’ ad esclusione, ho riascoltato tutti i suoi album perché non volevo essere troppo affrettata in questa scelta, optando magari per qualcosa di più conosciuto ma che avrebbe reso meno. E’ stato bello prepararsi a questo spettacolo, perché ho scoperto pezzi che non conoscevo, in particolare per questo brano ho avvertito una certa alchimia».
Quali sono i tuoi prossimi progetti in cantiere?
«Uscirà un libro a gennaio, ne sono molto felice perché amo scrivere e spero davvero che possa piacere. A livello musicale, invece, stiamo lavorando su alcuni progetti che però, per scaramanzia, non si possono ancora dire».
Dopo aver collaborato con Mr.Rain ti piacerebbe lavorare con altri rapper, continuando a puntare su questo genere di duetti che fondono l’hip hop alla melodia?
«In realtà, fin da quando scrivo, mi piacerebbe duettare con LowLow, magari trovando un compromesso perché non voglio essere soltanto un ritornello, ma partecipare di più alla scrittura e non realizzare un semplice featuring, piuttosto contribuire alla stesura della canzone per metà, diciamo 50 e 50».
Per concludere, cosa manca di Mia Martini all’attua scenario musicale italiano?
«All’incirca… tutto! Da un certo punto sono felice che questo tipo di artisti non ci siano più, perché credo che la mia generazione non li avrebbe compresi, screditati e fatti finire nel dimenticatoio. Cavolo, siamo davvero stupidi, ne sono fermamente convinta! Preferisco che questi grandi artisti vengano ricordati in maniera gloriosa, piuttosto che pensare che avrebbero continuato una vita meno decorosa. Oggigiorno ognuno si sente in dovere di parlare sempre, anche quando una determinata cosa non la conosci, questo credo sia uno dei problemi più gravi dell’attuale società».
Ilario Luisetto
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