“Maschio”, Annalisa danza sopra gli archetipi – RECENSIONE

Annalisa

Analisi di “Maschio”, il nuovo singolo di Annalisa rompe gli schemi tematici, pur utilizzando un codice sonoro pop e leggero, tipico di un tormentone estivo, tra rivoluzione e provocazione

La miccia è esplosa: dallo scorso 8 maggio è arrivata “Maschio“, un brano che promette di far ballare e di far riflettere. Annalisa non si limita a lanciare il nuovo capitolo della sua carriera, ma spalanca una nuova porta nel panorama della musica pop italiana.

Scritto insieme a Paolo Antonacci e Davide Simonetta, “Maschio” è un brano potente, seppur si sia iscritto regolarmente al campionato dei tormentoni estivi. Il tappeto sonoro è quello che ormai riconosciamo come il “nuovo pop” di Annalisa, forse più analogico che elettronico rispetto al recente passato, ma pulito, preciso e internazionale. A colpire davvero è il testo: una vera dichiarazione identitaria.

Annalisa si diverte a ribaltare i ruoli, a immaginare cosa significhi vivere nella pelle di un uomo, calarsi in quel mondo di potere, rigidità emotiva, privilegi e aspettative. “Se fossi nella tua camicia, o anche più giù / mi diresti: pervertita”, canta, in un gioco di seduzione e provocazione tanto esplicito quanto intelligente.

Tutto in “Maschio” è curato alla perfezione, ma quello che spiazza realmente è la potenza del messaggio, forse un tantino troppo per poterlo come puro tormentone stivo. I tratti somatici sonori ci sono tutti, ma ciò che viene detto tra le righe è esposto in maniera insolita, seppur funzionale.

La cantautrice savonese stuzzica con le parole, come forse in Italia non aveva mai fatto nessuno. Il paragone con Madonna viene naturale, considerando anche i riferimenti religiosi (Maria, Gesù, Adamo ed Eva). Insomma, ciò di certo c’è che Annalisa ci farà ballare ancora una volta per tutta l’estate. La novità è che con questo pezzo ci porterà un po’ tutti a riflettere, sia i maschietti che le gentil donzelle.

Un recente studio ha rivelato che per raggiungere una reale parità dei sessi, ci vorranno statisticamente almeno altri 133 anni. Ecco, proposte come questa possono aiutare ad accorciare le distanze. Magari la leggerezza è il veicolo più giusto e capillare per permettere a un piccolo dubbio di insinuarsi nella testa soprattutto delle nuove generazioni. Questo lo scopriremo col tempo, per ora ci accontentiamo che “Maschio” faccia ballare, canticchiare e, perché no, anche un po’ discutere.

“Maschio” – Annalisa | Testo

Faccio il diavolo per te
Vado al massimo per te
Io mi illumino per te
Anche quando non mi baci per orgoglio
Posso farlo io per te
Vado in terapia per te
Scaglio io la prima pietra
Mi rovino la carriera
Presa da una furia cieca
Per calmarmi sto svuotando il portafoglio
Io mi indebito per te

Ma te lo giuro su Maria
L’amore cieco è una teoria
Non parli mai di gelosia
Ma io lo so
Anche un maschio a volte piange
Se fossi nella tua camicia, o anche più giù
Mi diresti: “Pervertita”, o peggio: “Fai tu”
Ma perdona i miei peccati come ha fatto Gesù
Come hai fatto con lе altre

Se fossi un maschio io
Mi vendеrei per tutto, per zero
Mi venderei per finta, e davvero
Io mi venderei solo col pensiero
Solo per lei-ei
Solo per lei-ei

Che succede la notte?
Ma che succede la notte?
L’orologio si mette a correre

Come me nella bufera
Per seguire una Chimera
Invertire Adamo ed Eva
Fare a botte anche se non c’è bisogno
Spacco il tavolo per te

Ma te lo giuro su Maria
L’amore cieco è una teoria
Non parli mai di gelosia
Ma io lo so
Anche un maschio a volte piange
Se fossi nella tua camicia, o anche più giù
Mi diresti: “Pervertita”, o peggio: “Fai tu”
Ma perdona i miei peccati come ha fatto Gesù
Come hai fatto con le altre

Scritto da Nico Donvito
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