giovedì 21 Novembre 2024

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Matteo Faustini invita a custodire il bello dell’amore in “La bocca del cuore” – RECENSIONE

Recensione del nuovo estratto radiofonico del cantautore bresciano

“Certi amori non finiscono: fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Lo cantava Antonello Venditti per quella sua ‘Amici mai’ che dal 1991 risulta essere uno dei brani-manifesto della sua e della nostra tradizione musicale. Amori che non finiscono perché si scoprono nuovi, diversi, irrinunciabili anche quando, di fronte ad un momento di difficoltà, trovano il modo per ripartire.

Un po’ questo è il messaggio del lieto fine de la nuova La bocca del cuore che Matteo Faustini (a cui qui la nostra ultima video-intervista con cui abbiamo presentato il brano) ha lanciato in radio dal 4 dicembre per chiudere quel suo “giro immenso” che in questo 2020 l’ha portato spesso sulle montagne russe della vita con la colonna sonora della sua musica. Musica che, in realtà, è la sua stessa vita perché la rappresenta, la racconta, la custodisce meglio di ogni altra cosa.m

E così, quando un amore si trova davanti al destino che ne vorrebbe la fine interviene quel cuore che “non chiede il tuo amore”. O, almeno, non lo chiede più perché sente dentro sé di essere giunto, forse, al capolinea di quel sentimento ma di poter ancor sperare “che adesso porterai via con te anche solo un pezzetto che ti parli di me”. Gli amori, a volte, finiscono proprio come i fiori appassiscono o le nuvole nascondono il sole ma poi, tutto d’un tratto, si rivelano anche capaci di rinascere, magari sotto un’altra forma, per continuare a mantenere vivo quel legame che ha unito due cuori e che mai potrà davvero spezzarsi. Potrà, forse, assottigliarsi o, addirittura, rinforzarsi ma un amore riuscirà sempre a resistere alla vita evolvendo e dando il senso che vorrà a quanto ha vissuto magari per mezzo della rabbia, del rimorso o, piuttosto, della gratitudine, dell’affetto, dell’amicizia.

Matteo Faustini, in questo senso, si ritrova, dunque, a cantare della vita. Una vita che va ben oltre all’amore di una stagione e che si merita di continuare a guardare avanti, a superare quel dolore che logora la felicità, a rischiare di luce quella stanza buia del cuore in cui albergano i ricordi apparentemente irripetibili che ha vissuto e condiviso con chi non è più al suo fianco. E ci sarà rabbia, notti insonni, gelosia ma alla fine rimarranno quei ricordi che, per quanto ci si possa sforzare, non abbandoneranno mai la mente costringendoci, prima o poi, a scendere a patti con l’accaduto, a smettere di chiedersi ‘dove sei?’ e ad imparare a far tesoro del dolore per tornare a proiettarsi verso la conquista del domani.

“Le conseguenze sono figlie delle nostre scelte”. Lo dice quasi sottovoce in una strofa il bravo cantautore bresciano ma riesce comunque a sottolinearne il valore ricordandoci che un amore finisce per tante diverse ragioni ma che sta a noi decidere come archiviarlo nel nostro cuore.

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La bocca del cuore | Testo

Ci sono cose che non avrei mai dovuto dire
Ci sono cose che invece non ho detto mai
Son quelle cose come stupide parole
E non importa se il motore è la rabbia e non il cuore
E poi
Le occhiaie vi racconteranno le mie notti insonni
C’è chi non chiude occhio io non chiudo cuore e sai
Che non importa se mi dimenticherai
Le cicatrici sopravvivono anche alla felicità lo sai
Che di notte, anche di giorno è notte
Accendo la luce ma è notte e non ci sei
E non importa se adesso tu ti allontanerai
Io mi farò un po’ più grande così mi troverai
No, non c’è più la rabbia non c’è più gelosia
Amore mio fai buon viaggio ovunque tu sia
Dimmi solo che adesso porterai lì con te
Anche solo un pezzo che ti parli di me
Sogno ancora i tuoi occhi e le notti con te
Abbracciati in silenzio vuoi sapere il perché
Perché ho visto qualcosa, qualcosa di vero
Era nostro e sincero, e ci ho creduto davvero
Le conseguenze sono figlie delle nostre scelte
Prima sparano e poi chiedono il permesso sai
Son quelle cose come stupide parole
In fondo è utile soffrire
Per rinascere si deve prima morire
Di notte, anche di giorno è notte
Accendo la luce ma è notte e non ci sei
E non importa se adesso tu ti allontanerai
Io mi farò un po’ più grande così mi troverai
No, non c’è più la rabbia non c’è più gelosia
Amore mio fai buon viaggio ovunque tu sia
Dimmi solo che adesso porterai lì con te
Anche solo un pezzo che ti parli di me
Sogno ancora i tuoi occhi e le notti con te
Abbracciati in silenzio vuoi sapere il perché
Perché ho visto qualcosa, qualcosa di vero
Era nostro e sincero, e ci ho creduto davvero
Notte, anche di giorno è notte
Accendo la luce ma è notte e dove sei
Ora quella che parla è la bocca del cuore
Forse è troppo diretta ma non chiede il tuo amore
Spera solo che adesso porterai via con te
Anche solo un pezzetto che ti parli di me
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.