lunedì 7 Ottobre 2024

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Maurizio Scandurra: “Ridiamo centralità ad Anna Oxa, voce regina della musica italiana di ieri e di oggi”

Il giornalista e critico musicale Maurizio Scandurra, conosciuto e stimato per la schiettezza con la quale demolisce puntualmente le brutture della musica e della discografia italiana, riflette sull’importanza di restituire centralità agli artisti con la “A” a partire dall’eterna e unica Oxa.
Nel corso della mia ultima “chiacchierata musicale” (che potete rileggere interamente qui) con Maurizio Scandurra sono ricaduto, quasi involontariamente, a citare Anna Oxa, di cui i lettori più attenti di questo mio spazio saranno sicuramente a conoscenza della stima e dell’ammirazione che da sempre provo verso quest’artista, come uno degli esempi più intollerabili di un sistema discografico italiano non più attento alla qualità e alla ricerca dell’arte più pura.

Qualche giorno fa ho chiesto a Maurizio di spendere qualche altra parola per il “fenomeno Oxa”, in entrambe le accezioni di questa espressione: artista qualitativamente fenomenale e caso-vittima di una discografia “astrusa, accecata ed incompetente”, come l’aveva giustamente definita il noto critico, ufficio stampa e giornalista musicale. Quello che segue è quanto è emerso da questa nostra breve discussione: “Se c’è un’artista che non c’entra nulla con i talent show, nonostante che, con la sua preziosa presenza, ne abbia recentemente nobilitato uno, vale a dire “Amici di Maria de Filippi”, questa è proprio Anna Oxa. Una cantante che negli ultimi anni è stata ingiustamente maltratta da un pubblico rozzo e generalista, oltre che da una critica faziosa ed incapace di concepire l’arte. A lei, alla sua musica e alla sua vocalità occorre accostarsi con lo stesso rispetto che si tributa ad un’opera d’arte, unica e, nel contempo, preziosa. Anna Oxa è una regina della voce: nel corso della sua carriera è davvero riuscita a fare la differenza con il suo mood vocale, con una timbrica e un’estensione spaziali capaci di acrobazie al servizio dell’emozione che solo pochissime cantanti italiane, come Antonella Ruggero e Giuni Russo, sono state (e sono ancora nel caso della ex voce dei Matia Bazar) in grado di fare. Anna Oxa è una sperimentatrice, un’esploratrice di generi vocali e sonorità 

differenti, che alla ricercatezza dell’eleganza e alla qualità della proposta musicale unisce anche una camaleontica possibilità, data la sua innata e naturale bellezza, di stupire con look convincenti, pur restando sempre fedele a se stessa. Sarebbe ora che la Sony Music, presieduta dall’ottimo Andrea Rosi, anziché continuare a nutrire il proprio fatturato solo a pane e ragazzini provenienti dai talent-show, facesse una debita proposta contrattuale alla signora Oxa, della quale detiene, oltretutto, più del 90% del catalogo editoriale e discografico. Riavere in roster una signora della canzone come la Oxa significa, non solo aprirsi ad una fascia di pubblico che da tempo non ha più una proposta di questo livello, ma anche, e soprattutto, valorizzare tutte le splendide canzoni che ha realizzato negli anni, magari con una pubblicazione di un Best-of con qualche inedito per iniziare, in attesa di un disco d’inediti scritti da autori all’altezza della vocalità di Anna Oxa, l’unica voce in grado di riportare la parola “bellezza” nella canzone italiana di oggi. Mi rivolgo anche a Marco Alboni e Alessandro Massara, presidenti rispettivamente di Universal Music e Warner Music, così come anche a Dario Giovannini, vertice di Carosello e Caterina Caselli di Sugar Music”.

Anna Oxa è senza dubbio una vera rarità nel nostro attuale e desolante panorama musicale e, solo per questo, meriterebbe, come giustamente sottolineato nella sua dichiarazione da Maurizio Scandurra, di poter regalare nuovamente al pubblico perle come “Quando nasce un amore” e “Senza pietà” o veri e propri capolavori concettuali, oltre che musicali, come le sue cose più recenti a partire da “Processo a me stessa” per finire a “La mia anima d’uomo” e “L’America non c’è”, splendido inedito presentato lo scorso anno ma che ancora non ha potuto essere pubblicato ufficialmente.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.