Mauro Di Maggio, fuori la nuova versione di “Surf nelle vene”

Tempo di nuova musica per Mauro Di Maggio, che torna sulla scena con la nuova versione di “Surf nelle vene”, disponibile in radio e in digitale dal 27 giugno
Da venerdì 27 giugno arriva in tutti gli store digitali e per la programmazione radiofonica “Surf nelle vene“, nuova versione del singolo di Mauro Di Maggio, pubblicato per la prima volta nell’album “Inogniforma” del 2003 (Maqueta Records/Universal Music Publishing Ricordi SRL).
Il cantautore romano usa la metafora fisica contenuta nel titolo della canzone per esplorare con ironia e leggerezza quella fase dell’innamoramento che pervade letteralmente il nostro corpo e modifica anche la percezione della realtà “il mondo è di gomma/le strade son molli e quello che c’è fa parte di me”.
Con una scrittura originale, una musicalità lieve e immediata, Mauro Di Maggio, descrive l’immagine della persona amata che “fa la spesa nel mio stomaco, / dorme sul mio rene, mi scivola nell’esofago, / fai surf nelle mie vene”. Un modo insolito per esprimere quanto una persona possa “irrompere” nella nostra vita sino ad attraversarci dentro, facendoci avvertire quella forza vitale che ci spinge oltre.
È un amore che scorre, “fa surf nelle vene” e ci pervade anche quando il protagonista vorrebbe negarlo: “E vorrei dirti che non ci sei dentro me, / invece tu sei lì”. Il tutto condito da una vena malinconica per la paura della provvisorietà (“Non voglio possedere, voglio tutto in affitto”), della possibile interruzione di quell’attimo che vorremmo fosse eterno. L’antidoto è una sorta di carpe diem dei sentimenti per schermarsi dal dolore: vivere intensamente “i prossimi attimi, per le prossime ore”, rendendoli irripetibili.
“Surf nelle vene” è la metafora dell’amore e – per estensione- anche delle passioni che irrompono nel nostro quotidiano, rivoluzionandolo. “Ho scritto questa canzone un po’ di anni fa – commenta il cantautore romano – per raccontare con ironia il momento in cui l’innamoramento ti coinvolge talmente tanto da travolgerti e darti quell’impulso che si propaga nel corpo, facendoti vibrare. Questo ragionamento si può estendere anche alle grandi passioni. Con il passare degli anni sento che questo tipo di sensazione prescinde dall’età e dal sesso, si possono provare emozioni incredibili e inaspettate in qualsiasi momento della vita”.
Il brano è accompagnato da un videoclip realizzato da Bad Boss Productions con la regia di Daniele Tofani che, con un’estetica dalle suggestioni hippie e attraverso il viaggio on the road di una comitiva di amici, ci restituisce atmosfere, solari, allegre ed entusiaste
Il video recupera il tema portante del singolo: il senso totalizzante dell’innamoramento che pervade l’esistenza di chi lo prova, universalizzandone il significato. L’amore per le grandi passioni della vita, per tutto ciò che ci muove fino all’estremo, indipendentemente dall’età, dal sesso e dalla razza. I protagonisti sono molto diversi tra loro ma accomunati da una passione specifica (la musica, la danza, la fotografia e il disegno), svelata da alcuni dettagli della sceneggiatura. Il sentimento comune è rappresentato dal surf che metaforicamente indica la capacità di immergersi nelle onde emozionali delle loro grandi passioni.
Mauro Di Maggio canta alla guida di un’auto cabrio con i suoi compagni di viaggio che compiono alcune azioni emblematiche delle loro passioni: la signora fa volteggiare le mani in aria a tempo, la ragazza fotografa il paesaggio che scorre, il ragazzo disegna su un vecchio quaderno la lunga strada. I protagonisti raggiungono la loro destinazione finale: il covo dei surfisti in spiaggia dove le tavole sono piantate nella sabbia con un cartello ironico sul quale compare la scritta “no surfing”. Il viaggio è una metafora dell’esistenza vissuta in maniera piena e condivisa: insieme si provano emozioni, insieme si raggiunge il mare che rappresenta l’immensità della possibilità dell’esistenza e insieme, facendosi coraggio e tenendosi per mano, ci si tuffa pronti a surfare nella vita e nelle proprie emozioni.