“Mi manchi da morire” di Dennis Fantina: te la ricordi questa?
Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Mi manchi da morire” di Dennis Fantina
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2002 con “Mi manchi da morire” di Dennis Fantina.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Mi manchi da morire” di Dennis Fantinae
All’interno del suo album d’esordio omonimo del 2002, Dennis Fantina vincitore della prima edizione di Amici (allora Saranno Famosi), firma una delle sue interpretazioni più intense con “Mi manchi da morire”, una ballad malinconica che ha tutto il sapore delle grandi canzoni d’amore anni ‘90.
Il testo è costruito attorno a immagini poetiche e fortemente evocative: “come nuvole che finiscono in mare”, “ti sto cercando ancora perché tu m’hai lasciato sulla punta di una nave”, “respiro ancora sale e il mare non c’è più”. Sono metafore che disegnano il vuoto, l’impotenza, ma anche la bellezza fragile del ricordo.
“Mi manchi da morire” è una canzone profondamente sincera. Non cerca la modernità a tutti i costi, né l’ironia disillusa. È pura emotività in musica, un racconto senza filtri di chi prova a guardare avanti ma sente ancora la presenza dell’altro ovunque.
Il testo di “Mi manchi da morire” di Dennis Fantina
Ci sono cose che non ho capito mai
tanti occhi che non rivedro’ mai piu’
come nuvole che finiscono in mare
e dal mare
qualche volta ti ritornano
sono voci che risuonano lontano
nei ricordi che non passeranno mai
non c’e’ storia al mondo
che non abbia una fine
anche se con te vorrei
che non finisse mai
e adesso sono qui
che ti sto cercando ancora
perche’ tu m’hai lasciato
sulla punta di una nave
e respiro ancora sale
e il mare non c’e’ piu’
e in questa notte d’amore
mi manchi da morire
se sei tu la mia strada
se sei tu la mia vita
vorrei chiudere gli occhi e
pensare fra noi che non e’ finita
e risento il tuo nome
la tua voce lontana
ma in un momento mi accorgo che il
tempo ti porta via
ti sta portando via
ti sta portando via
volevo dirti che comunque
guardo avanti
anche se mi costa molto non vederti
e’ il dolore in fondo
che ti cambia la vita
ora il tempo passa in
fretta ma va bene cosi’
io non so cos’e’
che mi fa sperare
che in questa notte anch’io
ti manco da morire
se sei tu la mia strada
se sei tu la mia vita
vorrei chiudere gli occhi e
pensare fra noi che non e’ finita
e risento il tuo nome
la tua voce lontana
e in questa notte d’amore
mi manchi da morire
mi manchi da morire
mi manchi da morire