“Mi va” di Zaz: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Mi va” di Baz
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2010 con “Mi va” di Zaz.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Mi va” di Zaz
Pubblicata nel 2010 in versione originale con il titolo “Je veux” e adattata in italiano come “Mi va“, questa canzone segna il debutto discografico di Zaz, rivelazione francese dalla voce graffiata e dallo stile autentico.
In un’epoca dominata da estetiche patinate e narrazioni luccicanti, “Mi va” si impone come un piccolo atto di ribellione dolce e rivoluzionaria. È un brano che rifiuta il superfluo e sceglie il vero, un inno alla semplicità come forma più alta di libertà.
Il testo si apre con un elenco di beni di lusso, rifiutati con ironia e fermezza. L’effetto è quello di un catalogo capovolto, in cui tutto ciò che solitamente rappresenta il desiderabile viene declinato con un “no grazie” disarmante.
Zaz canta così la gioia, l’amore, la semplicità, rivendicando il diritto di scegliere una vita vera, imperfetta ma sincera. È una canzone che celebra chi ha il coraggio di essere semplice, e che trasforma un’idea controcorrente in pura felicità cantata.
Il testo di “Mi va” di Zaz
Una suite al grande hotel, non la vorrei…
i gioielli di Chanel, non metterei…
fosse mia la Tour Eiffel, che ne farei…
limousine con lo chaffeur, io non ce l’ho…
di uno yacht a Saint Tropez, che ne farò…
un castello a Courmayeur, no grazie no!
Mi va, mi va di avere la libertà
la gioia, l’amore, la semplicità
io voglio morire di felicità…Mi va, mi va e voi venite con me
la libertà non ama i clichès…
io voglio la vita più vera che c’è…
Non sopporto il galateo, non fa per me…
il politically correct, non so cos’è…
dico quello che mi va, che male fa…
e basta con l’ipocrisia, la falsità,
benvenuti tutti nella mia realtà
dove ogni sguardo ha più verità…
…più verità…
Mi va, mi va di avere la libertà,
la gioia, l’amore, la semplicità,
io voglio morire di felicità…
mi va, mi va e voi venite con me,
la libertà non ama i clichès…
io voglio la vita più vera che c’è…
Mi va, mi va di avere la libertàla gioia, l’amore, la semplicità,
io voglio morire di felicità…
mi va, mi va e voi venite con me
la libertà non ama i clichès…
io voglio la vita più vera che c’è…
Mi va, mi va di avere la libertà
la gioia, l’amore, la semplicità,
io voglio morire di felicità…
mi va, mi va e voi venite con me
la libertà non ama i clichès…
io voglio la vita più vera che c’è…