A tu per tu con il crooner canadese, in occasione dell’uscita del suo nuovo album intitolato “Love”
«Potrà sembrare un luogo comune – spiega l’artista canadese – ma non sono stato io a selezionare le canzoni da inserire nel disco, sono state loro a scegliere me. L’idea iniziale era quella di raccogliere una serie di brani che potessero rappresentare dei brevi racconti per esporre la mia teoria sull’amore. C’è un filo conduttore che lega tutto l’album, ogni traccia è consequenziale all’altra e, messe assieme, descrivono ampiamente tutte le sfaccettature di questo nobile sentimento».
L’amore inteso in senso universale, questa è la tematica centrale dell’intero lavoro, che contiene cover di alcuni classici della tradizione americana come “When I fall in love”, “My funny Valentine” e “When you’re smiling”, più i due inediti “Love you anymore” e “Forever now”. Prodotto da David Foster, il disco rappresenta la vera essenza di Michael Bublé, un artista unico nel suo genere che porta avanti la grande musica del passato, una passione trasmessagli da nonno Demetrio originario della provincia di Treviso.
L’affetto dell’Italia non gli è mancato nemmeno nei momenti personali più difficili, a tal proposito ha voluto rettificare quanto pubblicato dal Daily Mail qualche settimana fa, a proposito di un suo imminente ritiro dalle scene: «Come sapete due anni fa è stato diagnosticato un tumore a mio figlio, in quel frangente ho rilasciato delle dichiarazioni per spiegare la scelta di abbandonare momentaneamente il lavoro per stare vicino alla mia famiglia. Questo tabloid ha preso queste parole e le ha decontestualizzate per vendere qualche copia in più. Essendo un personaggio pubblico mi rendo conto che queste cose fanno parte del gioco, ma è stata una delusione, non ho mai detto di volermi fermare, la verità è che amo la mia vita, il mio lavoro, la musica e non ho alcuna intenzione di andarmene (sorride, ndr)».
«Tutti noi passiamo brutti periodi – prosegue Bublé – ma ne usciamo con una visione diversa del mondo. Più volte mi sono chiesto che senso abbia tutto questo, la risposta che mi sono sempre dato è racchiusa nell’amore, una parola che può significare tante cose, non solo un rapporto romantico, e che si accompagna ad altri diversi sentimenti come il desiderio, la mancanza, la speranza, la solitudine e la tristezza. Nel mio caso specifico, lavorare a questo album è stato terapeutico, il risultato è la mia essenza perché ho voluto fare la musica che amo, con le persone che amo, per le persone che amo. Per la prima volta in vita mia posso affermare, in totale onestà, di non essere interessato alle vendite e alle posizioni in classifica, non sono sui social network e non mi importano i like o i commenti, so solo che nel momento più buio della mia vita ho promesso a me stesso e alla mia famiglia di essere sempre sincero e trasparente».
Nico Donvito
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