venerdì 22 Novembre 2024

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Michele Bravi e il suo coinvolgente vocabolario emotivo – Recensione concerto

Il racconto del concerto dell’artista umbro, svoltosi al Teatro degli Arcimboldi di Milano lo scorso 19 dicembre

Si è conclusa ieri sera la tournée autunnale di Michele Bravi, prodotta da Vivo Concerti. Quella che è andata in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano è stata la data conclusiva de La geografia del buio Tour, uno spettacolo ricco di contenuti e sfumature.

In attesa di rivederlo in gara al Festival di Sanremo, a cinque anni di distanza dalla sua precedente e unica partecipazione, l’artista perugino ha dato prova del suo talento mostrando le proprie doti teatrali da showman completo.

Uno concerto diviso in due parti, la prima scandita dal racconto introspettivo che ha accompagnato il mood del suo ultimo disco La geografia del buio”, la seconda incentrata sul suo repertorio antecedente, in un gomitolo di fili in cui si intrecciano passato, presente e futuro.

In scaletta alcune delle sue canzoni più belle, da “Il diario degli errori” a “La vita e la felicità”, passando per “Diamanti”, “Tanto per cominciare”, “Mantieni il bacio”, “La vita breve dei coriandoli” e “Cronaca di un tempo incerto”.

Intermezzi, monologhi ed emozioni si susseguono, con i testi tratti dal libro “Un bene al mondo” di Andrea Bajani. In scena la storia di un bambino come tanti che impara a convivere con il suo dolore, al punto da considerarlo un amico fedele e sempre presente.

Essenzialità e pathos sono gli elementi di questa splendida serata sospesa a metà tra suggestioni e riflessioni concrete, tra fanciullezza e maturità, tra fantasia e realtà: mondi paralleli dai quali possiamo imparare tanto, in egual misura.

Sorrisi e lacrime, questo ci rimane di uno spettacolo unico e prezioso, in grado di suscitare la commozione di grandi e piccini e, quando questo accade, possiamo davvero affermare che ancora una volta la musica ha compiuto il suo straordinario dovere.

Parole e musica si amalgamano in un tutt’uno, insegnandoci che l’unico modo per uscire realmente dal buio è passarci attraverso, perché condividere il dolore aiuta a sentirci connessi, simili e legati dallo stesso vocabolario emotivo.

Un vocabolario emotivo che Michele Bravi conosce e sa interpretare a suo modo, con la delicatezza tipica delle anime sensibili. Il cosiddetto potere immaginifico e terapeutico della musica, che da vita ad un racconto intimo quanto corale, un grande spettacolo di vita e di canzoni.

La geografia del buio Tour | Scaletta

  1. La promessa dell’alba
  2. Mantieni il bacio
  3. Maneggiami con cura
  4. Un secondo prima
  5. La vita breve dei coriandoli
  6. Storia del mio corpo
  7. Tutte le poesie sono d’amore
  8. Senza fiato
  9. Quando un desiderio cade
  10. A sette passi di distanza
  11. Tanto per cominciare
  12. Diamanti
  13. La vita e la felicità
  14. Cronaca di un tempo incerto
  15. Falene
  16. Il diario degli errori
  17. Ricordami
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.