domenica 6 Ottobre 2024

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Mika: “Ho fatto pace con Micheal Holbrook e con il mio passato”

Le parole della popstar in occasione della presentazione di “My name is Michael Holbrook

Più persona che personaggio, con questo spirito Mika torna in scena in maniera inedita ma, al tempo stesso, convincente. “My name is Michael Holbrook” è il suo quinto album in studio, che segue il successo dei precedenti: “Life in cartoon motion” del 2007, “The boy who knew to much” del 2009, “The origin of love” del 2012 e “No place in heaven” del 2015. 

Frutto di due anni di scrittura tra le pareti domestiche tra Miami, Londra e la campagna toscana, il disco mette a nudo l’anima dell’artista, a partire dalla scelta del titolo che richiama il suo nome anagrafico, quindi il suo passato, attraversando ricordi e rapporti interfamiliari, tra momenti di leggerezza ed episodi struggenti che hanno segnato la sua vita in questi trentasei anni. «Sono andato alla ricerca di chi avrei potuto essere, se non fossi stato Mika – racconta il cantante di origine libanese – certi artisti si cimentano con un alter ego artistico, dal grandioso David Bowie con Ziggy Stardust, fino a Beyoncé con Sasha Fierce. Io ho fatto il contrario, sono andato a scoprire l’uomo dietro l’artista».

My name is Michael Holbrook | Tracklist

  1. Tiny love
  2. Ice cream
  3. Dear jealousy
  4. Paloma
  5. Sanremo
  6. Tomorrow
  7. Ready to call this love (con Jack Savoretti)
  8. Cry
  9. Platform ballerinas
  10. I went to hell last night
  11. Blue
  12. Stay high
  13. Tiny love reprise

«La carriera di un artista si definisce in capitoli, sono cosciente di questa cosa, ogni fase ha un’intenzione e, alle volte, ci vuole anche una rivoluzione. Ad un certo punto mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto perché la mia vita personale si stava allontanando da Mika il cantante, Mika il personaggio pubblico. Ho voluto attingere dal mio privato per raccontarmi, ci è voluto del tempo per arrivare ad essere pronto a realizzare un album che rispecchiasse totalmente la mia persona. Il titolo deriva dal mio nome reale, che mi riconduce al mio passato e mi permette di fare pace con la figura di mio padre, gridando al mondo che mi chiamo Michael Holbrook».

«Parlare difronte alla gente mi ha liberato tantissimo, fare televisione è stato importante per me. Dopo X Factor qui in Italia, ho lavorato per sei anni in Francia per The Voice, mi piace quel mondo ma per il momento ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla musica. Di sicuro tra gli show che ho preferito in assoluto c’è ” Stasera casa Mika”, perché rappresentava la realizzazione di un sogno, uno spettacolo che desideravo fare da sempre e che di recente mi hanno proposto di replicare in Spagna, non ho potuto accettare visti gli impegni, ma in futuro mi piacerebbe tornare a fare tv, ma con qualcosa di diverso, cambiando pelle, ho già in mente qualcosa, l’idea sarebbe quella di condividere il palco con qualcun altro, ma non posso dire chi (ride, ndr)».

Incuriosisce la quinta traccia dell’album, intitolata “Sanremo”«E’ il primo posto dove sono stato in Italia, da bambino ci andavamo con la mia famiglia, questa canzone non parla del Festival ma racconta la mia infanzia, i miei ricordi, una dedica ad una terra che mi ha accolto e mi ha dato tanto. Devo molto all’Italia, il destino mi ha portato a sentirmi parte del vostro Paese più di quanto avrei immaginato una ventina di anni fa». Sempre più stretto il rapporto con il nostro Paese, che lo accoglierà a braccia aperte nelle dodici tappe del Revelation Tour, promosso da Barley Arts, in programma nei prossimi mesi nei nostri più importanti palazzetti dello sport.

Il giro del mondo proseguirà nella primavera del 2020 negli Stati Uniti, in Canada, Sud America, Giappone, Cina e Korea. «Anche il titolo del tour si collega al mio percorso di ricerca identitaria – racconta Mika – una rivelazione che ho intrapreso in questa nuova avventura artistica. Sto preparando uno spettacolo ricco di sorprese, forte delle esperienze e del bagaglio acquisito con i miei spettacoli televisivi, ma riportando la musica al centro di tutto. In Italia, poi, per me sarà un’emozione viaggiare da un estremo all’altro della penisola. Con Stasera CasaMika vi ho invitati tutti a fare festa a casa mia, stavolta sarò io a venire a casa vostra. Verrò bussando alla vostra porta, città per città. Spero mi accoglierete». Info e biglietti su ticketone.it

Revelation Tour | Le date

24 novembre 2019 – TORINO (Pala Alpitour)
26 novembre 2019 – ANCONA (PalaPrometeo)
27 novembre 2019 – ROMA (Palazzo dello Sport)
29 novembre 2019 – BOLOGNA, (Unipol Arena di Casalecchio di Reno)
30 novembre 2019 – BRESCIA (PalaGeorge di Montichiari)
2 dicembre 2019 – LIVORNO (Modigliani Forum)
3 dicembre 2019 – MILANO (Mediolanum Forum di Assago)
1 febbraio 2020 – PADOVA (Kioene Arena)
2 febbraio 2020 – BOLZANO (PalaOnda)
5 febbraio 2020 – NAPOLI (Teatro PalaPartenope)
7 febbraio 2020 – BARI (Palaflorio)
8 febbraio 2020 – REGGIO CALABRIA (Palacalafiore)

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.