“Milleluci” di Paola e Chiara: te la ricordi questa?
Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare. Oggi parliamo di “Milleluci” di Paola e Chiara
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2010 con “Milleluci” di Paola e Chiara.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Milleluci” di Paola e Chiara
Con “Milleluci”, pubblicato nell’ottobre del 2010 come secondo e ultimo singolo dall’album omonimo, Paola e Chiara abbracciano un pop elegante e malinconico che si discosta dai ritmi più leggeri e ballabili che spesso hanno caratterizzato la loro carriera. Il brano, scritto insieme a Virginio Simonelli, è una ballata dal respiro notturno e sofferto, in cui il tema dominante è quello della perdita, della fine di un amore, e di tutto ciò che è rimasto non detto.
L’intera canzone si muove dentro l’atmosfera emotiva di una notte “ruvida” e “gelida”, metafore perfette per raccontare l’incomunicabilità e la distanza tra due persone che si stanno lasciando. Il ritornello, struggente nella sua semplicità, evidenzia un dolore trattenuto: “E tutto quel che ho lo lascio andare via / In questa notte ruvida vorrei / Ma intanto te ne vai…”.
È una partenza silenziosa, fatta di parole non pronunciate, di emozioni tenute dentro. Il non detto diventa protagonista assoluto, quasi più importante dei gesti e dei dialoghi: “Resta solo tutto ciò che non ti ho detto mai”. La canzone mostra una maturità artistica che forse non è stata sufficientemente valorizzata nel momento dell’uscita, ma che a distanza di anni risulta particolarmente credibile e intensa.
“Milleluci” è una riflessione sul rimpianto, su ciò che non è stato detto e che pesa più di qualsiasi addio esplicito. Un brano sincero, malinconico ma raffinato, che ci ricorda quanto il silenzio, in certe storie, possa fare più rumore delle parole. È una delle perle più intime del repertorio di Paola e Chiara, e merita di essere riscoperta come testimonianza della loro sensibilità autoriale ed espressiva.
Il testo di “Milleluci” di Paola e Chiara
Oggi vorrei che fosse soltanto
Un giorno in più, ma dopo tutto
A volte capita che tutto cambi
Ma senti che piove
Non resta più niente
Adesso dimentica quello che non c’è
Non tornerà
E tutto quel che ho lo lascio andare via
In questa notte ruvida vorrei
Ma intanto te ne vai e resta solo
Tutto ciò che non ti ho detto mai
Che non ti ho detto mai
Oggi vorrei che fosse soltanto
Un’ora in più, ma so che in fondo
A volte capita di perdere
Non senti che piove
Non resta più niente
Adesso dimentica quello che non c’è
Non tornerà più
E tutto quel che ho lo lascio andare via
In questa notte gelida vorrei
Ma intanto te ne vai e resta solo
Tutto ciò che non ti ho detto mai
Che non ti ho detto mai
E tutto quel che ho lo guardo andare via
E mille luci accese su di noi si spengono e tu vai
Ma resta ancora tutto ciò che non mi hai detto mai
Che non ti ho detto mai
Che non ti ho detto mai
Che non ti ho detto mai