mercoledì 4 Dicembre 2024

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Mina-Elisa e la seconda vita di “Tempesta” di Simona Bencini

Nel nuovo brano di Mina è presente “Senza farmi male”, brano di Elisa che mantiene la stessa melodia di “Tempesta” di Simona Bencini, presentata a Sanremo 2006

Le storie delle canzoni sono spesso strane e curiose, tra queste c’è quella che riguarda il triangolo musicale tutto al femminile che riguarda Mina, Elisa e Simona Bencini. Ma andiamo con ordine.

Lo scorso 22 novembre è uscito  “Gassa d’amante”, il nuovo album della Tigre di Cremona che contiene dieci nuove canzoni. Tra gli autori in scaletta, oltre a Francesco Gabbani e Fabio Concato, spicca anche il nome di Elisa per il brano “Senza farmi male”.

Il pezzo, in realtà, non è altro che una nuova versione di “Tempesta”, brano presentato in concorso da Simona Bencini a Sanremo 2006, firmata all’epoca per il testo dalla cantante toscana e per la musica dalla cantante friulana. In effetti, ciò che cambia sono proprio le parole, che risultano in questo caso firmate anch’esse da Elisa.

Del brano “Tempesta”, in occasione della serata duetti di quel Festival, viene realizzata anche una versione italo-inglese con la partecipazione della cantante britannica Sarah Jane Morris.

Queste le parole di Elisa, allegate al corredo stampa, nell’esprimere la gioia di ascoltare “Senza farmi male” incisa con la voce dell’interprete per antonomasia: «Mina è oltre. Da sempre e per sempre, lo sanno tutti e lo penso ovviamente anch’io. È per me da sempre il punto di riferimento vocale più importante della musica italiana, insieme a Battisti è l’artista italiana che ho ascoltato di più da bambina e nella mia adolescenza, quindi mi ha formata e influenzata molto. Ora si realizza un sogno bellissimo, sentirla cantare una mia canzone è un regalo della vita. Mi dà un vortice di emozioni e mi lascia una profonda gratitudine e un senso di meraviglia e stupore per come sia successo. La storia un po’ magica e misteriosa di questa canzone rende tutto ancora più unico. Quel mio demo è rimasto in un suo cassetto per vent’anni. Solo ora ha trovato la luce, e lei è così immensa da racchiudere nella sua voce ogni età di donna. Ho sentito in queste note quell’aria pura di bambina, quella chiarezza nel timbro e quella trasparenza nel tono che in ogni istante scopre l’anima».

Stando alle dichiarazioni di Elisa, il brano “Senza farmi male” sarebbe rimasto nel cassetto di Mina per vent’anni, mentre la pubblicazione di “Tempesta” risale a diciotto anni fa, con la partecipazione sanremese di Simona Bencini, al debutto solista dopo l’esordio del 1997 con i Dirotta su Cuba. Non è certo la prima volta che la Tigre di Cremona reinterpreta canzoni passate da Sanremo, ma è curioso che lo faccia con un testo diverso. Chissà, magari un giorno scopriremo com’è andata davvero questa storia… Per il momento godiamoci la seconda vita di un brano che, già all’epoca, avrebbe meritato qualcosa di più.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.