venerdì, Marzo 29, 2024

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I Modà di “Buona fortuna”: conservatori ma anche aperti a nuove sfide – RECENSIONE

Recensione di “Buona fortuna“, nuovo progetto dei Modà suddiviso in tre parti

Sedici canzoni e tre album pubblicati nel giro di dodici mesi. È stata questa la strategia scelta dai Modà per promuovere “Buona fortuna“, il loro ultimo lavoro. Un modo per dare una maggior attenzione ai brani senza correre il rischio di bruciarli subito, in una discografia in cui va tutto molto – forse troppo – veloce.

Il progetto trova oggi il suo compimento con “Buona Fortuna – Parte Terza“, che aggiunge quattro inediti ai pezzi già contenuti nelle prime due parti. E, nella sua interezza, dimostra così di essere quello più completo ed esaustivo della carriera della band milanese. Sia per sonorità che per temi trattati.

Priorità ai sentimenti più veri |

La scrittura di Francesco “Kekko” Silvestre, come da consuetudine, si focalizza sui sentimenti più veri e, in questo senso, tocca la vetta più alta con la delicata “In tutto l’universo“. Rivolta alla moglie Laura, è una di quelle canzoni d’amore definitive perchè in grado di far emergere tutta l’autenticità del rapporto raccontato e di elevare l’ascoltatore al sogno grazie alla forza delle immagini poetiche di cui si serve. Come quella degli “occhi sognanti come curve di un ponte” di lei che si oppongono ai “pensieri pesanti di un guerriero silente” di lui (riferimento a un periodo di difficoltà vissuto negli ultimi anni dall’autore).

Modà 2022

È una dedica, stavolta però con un incedere pop-rock, anche quella di “Non ti somiglio“. Il destinatario qui è il padre e al centro c’è un viaggio introspettivo che parte dalle prime piccole pazzie adolescenziali e ai tempi in cui i genitori erano visti come dei veri e propri nemici, fino alla maturità dell’oggi che fa riconoscere come spesso la durezza di un padre o di una madre nasconda in sè dei conflitti interiori che al figlio si cerca di non trasmettere per proteggerlo: “Sarà che adesso che son più grande e mi ritrovo ad amare un figlio, posso piangere solo al buio e non perchè me ne vergogno, ma come te devo fare il dritto e il mio dolore tenerlo dentro, perchè un genitore ha sempre soluzioni e tempo“.

Consigli di vita vissuta |

Si dice “in cerca di un consiglio” Kekko in “Non ti somiglio“, e proprio i consigli sono protagonisti di “Alla faccia dei potenti” e “Non ti mancherà mai il mare“. Due brani diversi sia per sonorità che per attitudine, ma in qualche modo collegati tra loro perchè hanno in comune l’invito a concentrarsi sulle cose più vere, genuine e semplici della vita, lasciando invece da parte quelle effimere. Non è un caso che, da una parte, si canti “Vivere non è soltanto una questione di respiri e passi, non si tratta neanche di successo fama e tanti soldi se alla fine ciò che resta sono macchine e palazzi” e, dall’altra, “Meglio una carezza di tre conti in banca“.

Il primo diventa così un martellante inno alla normalità, dedicato a “tutti quelli che alle cinque svegliano la città” e alle mamme stanche che sorridono “ai figli dietro una maschera“. Il secondo è invece rivolto alla figlia Gioia, e si presenta come un manuale per aiutarla a vivere più serenamente. Colpisce, in questo caso, la scelta di utilizzare l’ukulele, strumento dal suono sottile che aggiunge una leggerezza tutta nuova al repertorio della band milanese. È una sorta di “Somewhere over the rainbow” italiana, perché trasmette tutto quel senso di pace e benessere.

L’amore raccontato in tutte le sue sfumature |

È immancabile poi l’amore, da sempre protagonista delle canzoni dei Modà e che qui viene raccontato in tutte le sue diverse sfaccettature. C’è quello più personale, dolce e idilliaco, di cui abbiamo già parlato, di “In tutto l’universo“, ma anche quello dalle tinte più ruvide di “Oh oh oh“, dove si gioca sulla continua indecisione di una donna che non sa mai cosa vuole realmente, o quello ironico di “Tirami l’amore in faccia“, in cui si scherza sulle caratteristiche che dovrebbe avere la compagna di vita ideale per ogni uomo.

A regalare i crescendi di maggior pathos ci pensano “Fottuto inverno” e “Pensando a te“, due ballatone in pieno stile Modà con i protagonisti che devono fare i conti con la separazione dalla propria amata. Il primo continua a convivere con un’assenza che non riesce a superare (“Scrivi ancora piccoli pensieri con i tuoi rossetti in tutti gli angoli di casa tua? Quello che più mi piace sta su una finestra e dice ‘oggi la vita è bella perché sei con me‘”); il secondo riesce invece a riconoscere i propri errori arrivando ad augurare “tutto il bene, tutto il meglio” alla ex compagna. Sono i brani dove più emerge la versatilità vocale di Kekko, capace di arrivare con la stessa forza sia con la potenza che accarezzando dolcemente il testo.

All’opposto si presentano invece le storie di “Amore scolastico” e “22 metri quadri“. Se nella prima c’è al centro un amore nato tra i banchi di scuola con uno sguardo ai primi bigliettini che ci si scambiava tra bambini (“Scrivere ‘sì’ sopra una lettera dove ti domando se mi sposerai“) e un invito a recuperare l’innocenza, l’entusiasmo e la genuinità di quei tempi, nella seconda i protagonisti sono due amanti e il testo assume toni più viscerali, passionali e, a tratti, anche audaci (“Il mondo era un letto senza regole e pietà“). Una canzone, quest’ultima, che punta tutto sulla ritmica possente e incalzante dei primi grandi successi della band.

Alternarsi tra brani rock e ballad più lente |

Le tinte rock sono protagoniste anche in “Finisce sempre così“, scelta come nuovo singolo (di cui qui una nostra recensione), dove l’argomento è la pazzia causata dal troppo amore e si sviluppa su un tappeto sonoro di grande gusto, tra pause e accelerazioni, una sezione ritmica che crea tensione e passaggi orchestrali che regalano al brano un respiro sinfonico. Quasi a voler dare un antipasto della tournée nei teatri in partenza a marzo 2023.

Atmosfere più soft sono invece quelle di “Resta qui con me“, ballad soffice che racconta come una salvezza il primo incontro con una figura femminile in grado di cambiare la vita all’uomo: “Non serve che mi spieghi proprio niente, mi è bastato respirare. Respirarti sui capelli per sentire urlare quei pensieri pieni di dolcezza e redenzione“.

Penna di Kekko alla ricerca di nuove sfide |

È alla ricerca però anche di nuove sfide e stimoli la penna di Silvestre e lo dimostra con “Buona fortuna buona vita buona luna“, in cui rivive un proprio momento di debolezza raccontandosi in terza persona femminile. Le “collane” fabbricate “con le stelle” sono tutte le sue canzoni, perchè scritte quasi sempre di notte e tenute poi vicine “così d’avere sempre un po’ di luce intorno“. Perchè è grazie alla luce delle sue canzoni che non ha mai smesso di sentirsi vivo. Un ritornello di grande forza poetica, nonché una spiccata fantasia nel descrivere il proprio mestiere.

Ed è segno di sfida anche l’eterea “Scusa se non lo ricordo più“, una delle sue migliori prove autorali di sempre. Qui è il cantautore che riesce a fotografare un momento pur senza conoscerlo da vicino; nello specifico, l’Alzheimer di cui vengono raccontati gli inizi con l’alternarsi di attimi di buio e di luce. “E se non so nemmeno come ti chiami, perchè continui a dirmi che mi ami?” è la frase-manifesto del brano, che tanti malati si faranno nella propria mente e che denota grande sensibilità da parte dell’autore nel farla propria.

Introduce la rabbia sociale, e anche l’elettronica, invece “Comincia lo show“, con un testo duro, tagliente e diretto contro i leoni di tastiera e a tutta quella consuetudine odierna di giudicare qualsiasi cosa anche quando non si hanno le giuste competenze, fino ad arrivare ad un’orgogliosa rivendicazione finale: “Cambia canale, riprova, sono ancora qui, colpiscimi“. Perchè i Modà non sono solo un nome nell’albo d’oro della musica italiana che li vede come unica band ad aver conquistato un disco di diamante, ma sono anche gli stimoli e le nuove tematiche cercate nell’oggi, pur mantenendo la coerenza di sempre.

In conclusione |

Dice esattamente questo “Buona fortuna“: è il disco di una band orgogliosamente conservatrice, che non fa passi indietro, non ritratta e non vuole cedere a patti con lo streaming. Le collaborazioni sono centellinate, in una musica che invece ne è ormai satura con il quasi unico scopo di voler alzare gli ascolti, e solo con gli amici. Come, in questo caso, i Tazenda, con cui si ritrovano in un’emozionante “Dentro le parole“, che conferma – a otto anni dal successo di “Cuore e vento” – la grande intesa artistica con il gruppo sardo. Una canzone che mischia etno-folk e pop-rock, quanto mai lontana dalle tendenze attuali ma da pelle d’oca facile per i fans di entrambe le band.

Quegli stessi fans che ameranno questo progetto perchè c’è tutta l’anima dei Modà, tra brani spinti e altri più delicati, cura nei testi e nel cercare di trasmettere sempre un messaggio, grande attenzione per la melodia e nel difendere a tutti i costi un sound inconfondibile. Sound che dimostra comunque di non essere totalmente chiuso alle novità, che diventano però un plus, un arricchimento. Non vengono subite come successo spesso ad altri artisti trovatisi a perdere totalmente riconoscibilità. Se inseriscono per la prima volta l’elettronica in un lavoro, loro lo fanno mischiandola a un’attitudine più rock che mai. Non stravolgendo quindi il marchio che li ha resi celebri. Questione di identità.

Buona Fortuna (Parte Terza) | tracklist e stelline

1. Comincia lo show ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

2. Non ti mancherà mai il mare ★★★★★★★★½☆ [Francesco Silvestre]

3. Buona fortuna buona vita buona luna ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

4. 22 metri quadri ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

5. Fottuto inverno ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

6. Scusa se non lo ricordo più ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

7. Non ti somiglio ★★★★★★★★½☆ [Francesco Silvestre]

8. In tutto l’universo ★★★★★★★★★[Francesco Silvestre]

9. Amore scolastico ★★★★★★★½[Francesco Silvestre]

10. Oh oh oh ★★★★★★★½[Francesco Silvestre]

11. Tirami l’amore in faccia ★★★★★★★½[Francesco Silvestre]

12. Pensando a te ★★★★★½[Francesco Silvestre]

13. Finisce sempre così ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

14. Resta qui con me ★★★★★★★½[Francesco Silvestre]

15. Alla faccia dei potenti ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

16. Dentro le parole (feat. Tazenda) ★★★★★★★[Francesco Silvestre]

Miglior traccia | In tutto l’universo

Voto complessivo | 8,5/10

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Nick Tara

Classe '92, ascoltatore atipico nel 2022 e boomer precoce per scelta: mi nutro di tradizione e non digerisco molte nuove tendenze, compro ancora i cd e non ho Spotify. Definito da Elettra Lamborghini "critico della sagra della salsiccia", il sogno della scrittura l'ho abbandonato per anni in un cassetto riaperto grazie a Kekko dei Modà, prima ascoltando un suo discorso, poi con la sincera stima che mi ha dimostrato.
Nick Tara
Nick Tara
Classe '92, ascoltatore atipico nel 2022 e boomer precoce per scelta: mi nutro di tradizione e non digerisco molte nuove tendenze, compro ancora i cd e non ho Spotify. Definito da Elettra Lamborghini "critico della sagra della salsiccia", il sogno della scrittura l'ho abbandonato per anni in un cassetto riaperto grazie a Kekko dei Modà, prima ascoltando un suo discorso, poi con la sincera stima che mi ha dimostrato.