venerdì 22 Novembre 2024

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Mudimbi e il rap effervescente e scanzonato de “Il Mago”

Il giovane artista marchigiano sarà una degli otto protagonisti delle Nuove Proposte di Sanremo 2018

MudimbiFar riflettere con il sorriso è la missione più difficile per chi compone musica oggi, risultare coinvolgenti è un’impresa soprattutto per chi si approccia al rap, il genere musicale più sovraesposto degli ultimi anni. Comunque andrà a finire il Festival di Sanremo, Mudimbi ha vinto la sfida più difficile: riuscire a convincere strappando un sorriso, sdoganando le etichette. “Il mago” non è un brano trap, nemmeno dub e neanche reggae, ma un pezzo estremamente orecchiabile e potenzialmente radiofonico che si canticchia subito dopo l’ascolto, dalla doccia al sedile dell’automobile.

Un volto simpatico destinato a diventare uno dei beniamini del prossimo Festival, capace di catalizzare l’attenzione e la simpatia del pubblico grazie alla sua innata irriverenza. Spensierato q.b., istrionico casomai, “slogheggia” e ci descrive una visione della vita tutto sommato positiva, che va da Orietta Berti ai cipressi. Un guru scanzonato e anomalo per la scena hip hop, talmente convincente che può fare a meno delle guerre a colpi di dissing, dell’abuso di temi d’attualità o di origine sociale, raccontando semplicemente il quotidiano con ritmo ed energia, in chiave rigorosamente ironica ed autoironica. Insomma, finalmente un rapper che non si prende troppo sul serio! Funziona per la sua franchezza mista a leggerezza e l’abile utilizzo delle rime. D’altronde con un titolo del genere non potevamo aspettarci che un dolce sortilegio musicale, quello che gli esperti di arti occulte chiamerebbero in gergo “tormentone”.

Il mago | Video

Il mago | Testo

C’è chi mi chiede: Mudimbi, come stai?
se rispondo tutto bene, poi mi chiede come mai?
la gente guarda male se non sei pieno di guai
meglio dire son vegano e sto anche in mano agli usurai
faccio ciò che posso, non vivo a Dubai
ho un conto in banca all’osso che nemmeno i macellai
vivo la realtà, senza mentirmi mai
la mia dolce metà sembra la copia di un bonsai

La mia vita va che una favola-la
non c’è niente che mi preoccupa-pa
risolvo ciò che c’è da risolvere-re
e compro una vocale per rispondere

Va-come va, va-come va, come va
va bene anche se male
va-come va, va-come va, come va
il trucco è farla andare
bevo il bicchiere mezzo pieno
finché mi ubriaco
e poi svanisco in un sorriso
come fa il mago
il mago, il mago, voilà
il mago, il mago

A complicare, siam tutti esperti
a esser felici, siam tutti incerti
la verità sta tra due concetti
finché la barca va e Orietta Berti
quindi sto sereno
navigo tra le bollette
rischio pure le manette
canto queste canzonette
evito chi si permette
anche di mettermi alle strette
vuole pure le mie chiappe
le pretende fatte a fette
mi godo la vita
come un bimbo e una matita
come Rambo con un mitra
come Cita una Ciquita
vincerò questa partita
ci scommetto la coolita
la strada va in salita
ma non sento la fatica perché

La mia vita che una favola-la
non c’è niente che mi preoccupa-pa
risolvo ciò che c’è da risolvere-re
e compro una vocale per rispondere

Va-come va, va-come va, come va
va bene anche se male
va-come va, va-come va, come va
il trucco è farla andare
bevo il bicchiere mezzo pieno
finché mi ubriaco
e poi svanisco in un sorriso
come fa il mago

La mia infanzia è stata dura come tante
senza padre e con il pieno di domande
nonostante questo è andata alla grande
ringrazio mia madre per le sue parole sante
figlio mio, la vita è dura, lo confesso
proverà a metterti in ginocchio troppo spesso
tu sorridi lo stesso
magari domani ci svegliamo
tutti e due sotto a un cipresso

Va-come va, va-come va, come va
va bene anche se male
va-come va, va-come va, come va
il trucco è fall’andare
bevo il bicchiere mezzo pieno
finché mi ubriaco
e poi svanisco in un sorriso
come fa il mago
il mago, il mago voilà
il mago, il mago c’est moi!

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.