Battute conclusive per Musicultura 2024, il 21 e 22 giugno saranno celebrate le due serate finali allo Sferisferio di Macerata con la conduzione di Paola Turci e Carolina Di Domenico. Gli artisti che si contenderanno la corona di vincitore assoluto sono, Nico Arezzo con Nicareddu, Anna Castiglia con Ghali, De.Stradis con Quadri d’autore,
Nyco Ferrari con Sono fatto così, Bianca Frau con Va tutto bene; Helle con Lisou; Eugenio Sournia con Il cielo; The Snookers con Guai
GLI ARTISTI OSPITI NELLE DUE SERATE
A rendere ancora più splendente la cornice della manifestazione non mancheranno importanti nomi della canzone d’autore, a cominciare da Diodato, fresco vincitore del David di Donatello con “La mia terra”, colonna sonora di Palazzina LAF. La prima serata oltre al cantautore tarantino si avvarrà delle presenze della poliedrica Serena Brancale, nonchè del giovane chitarrista polacco Marcin, al debutto in Italia dopo avere già conquistato col suo formidabile approccio tecnico e stilistico il pubblico americano e quello di mezza Europa.
A chiudere gli ospiti della prima serata, Filippo Graziani, figlio del compianto Ivan, autore della bellissima scelta artistica e stilistica di portare alla luce e pubblicare, arrangiandoli e interpretandoli, 8 inediti del padre racchiudendoli nell’album “Per gli Amici” una delle iniziative discografiche più interessanti di questa prima parte di 2024.
Il giorno successivo, sabato 22 giugno, Enzo Avitabile festeggerà insieme al pubblico e con la formazione dei Bottari al completo, i 20 anni di “Salvamm‘ o munno” brano principe del repertorio dell’artista e che ha segnato per il medesimo uno snodo artistico. Per l’occasione Avitabile verrà insignito dell’Onorificenza per Alti Meriti Artistici con cui l’Università di Macerata e l’Università di Camerino rendono annualmente omaggio nell’ambito di Musicultura a grandi protagonisti della musica e della parola.
A seguire il fascino della potente autenticità di Nada, cantautrice originale e preziosa, sarà un altro ingrediente della serata, che vedrà anche le partecipazioni speciali di Carlotta Proietti, figlia d’arte che sa testimoniare con la sua voce una raffinata romanità e quella di Alessandro Bianchi con la sua intelligente comicità.
MECCANISMO, COMMISSIONE E ASSEGNAZIONE DEI PREMI
Ma veniamo ai numeri che ha prodotto quest’anno il concorso : le iscrizioni sono state 1187, dopo accurate selezioni si è giunti a una rosa di 18 finalisti, tra questi sono stati designati gli 8 vincitori scelti da una commissione tecnica composta da:
Francesco Amato, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardust, Teresa De Sio, Giorgia, Mariangela Gualtieri, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Ermal Meta, Mariella Nava, Piero Pelù, Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni e Sandro Veronesi
Gli 8 Vincitori si esibiranno con le loro canzoni di fronte al pubblico dello Sferisterio sia venerdì 21, sia sabato 22 giugno. Sarà proprio il voto degli spettatori (4.800 nell’arco delle due serate) a decretare il Vincitore assoluto di Musicultura 2024, al quale andranno i 20mila euro del Premio Banca Macerata.
ALTRI RICONOSCIMENTI
Altri significativi riconoscimenti sono il Premio PMI per il miglior progetto discografico (€ 2,000), il Premio delle Università di Macerata e di Camerino per il miglior testo (€ 2.000), e l’ambita Targa della Critica (€ 3.000) intitolata a Piero Cesanelli, l’ideatore di Musicultura e suo direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019.
Da quest’anno è stato istituito anche il Premio “La Casa in riva al Mare” (€ 2.000). A deciderne l’assegnazione a uno degli otto vincitori sarà una giuria di detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione di Ancona. L’iniziativa, promossa e sostenuta dal Garante dei
diritti della persona della Regione Marche Giancarlo Giulianelli, rappresenta il punto di arrivo di un più ampio progetto, che nel corso dell’anno ha visto Musicultura operare all’interno del carcere con percorsi laboratoriali a tema musicale che hanno coinvolto i detenuti e che hanno visto le canzoni trasformarsi, in un ambiente tutt’altro che facile, in formidabili passe-partout d’accesso ai sentimenti e all’immaginazione.
Giuseppe Scuccimarri
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