A tu per tu con la giovane artista veneta, alla vigilia della sua partecipazione all’edizione 2021 del Festival di Castrocaro
Giovane e determinata, potremmo descrivere semplicemente così Claudia Pregnolato, in arte Sintesi, cantautrice classe 2000 che abbiamo avuto modo di incontrare in occasione della sua partecipazione alla 64esima edizione del Festival di Castrocaro, che sarà trasmessa in prima serata su Rai Due martedì 7 settembre. Approfondiamo la sua conoscenza.
Ciao Claudia, benvenuta. Mancano poche ore alla finalissima di Castrocaro 2021, come stai esorcizzando questa attesa?
«L’ansia per il momento c’è ma è ancora nascosta, nei prossimi giorni sarà più dura da gestire (sorride, ndr)».
“Tagadà’” è il titolo del brano inedito che presenterai in gara, cosa ti ha spinto a scegliere proprio questo pezzo?
«Perchè penso che tra le canzoni scritte finora, sia quella con il testo più immediato, forse meno ricercato nel linguaggio, probabilmente il più diretto. E’ sicuramente tra i miei brani preferiti».
Quali sono gli aspetti di questa società che secondo te bisognerebbe rallentare?
«Senza ombra di dubbio la fruizione delle informazioni, noi giovani abbiamo tanti stimoli ma fatichiamo a trovare quelli più giusti per noi. Per quanto mi riguarda, per fortuna, sono riuscita ad incanalare la mia passione nella musica, ma capisco che per tanti miei coetanei è difficile trovare la propria strada. In questo i social, secondo me, hanno contribuito negativamente nel velocizzare le informazioni».
Come cover, invece, cosa hai scelto di portare con te sul palco di Castrocaro?
«Ho scelto “Bum bum” di Irene Grandi, “La bambola” di Patty Pravo e, se me la chiederanno, “Io non vivo senza te” di Raffaella Carrà».
A chi si rivolge oggi la tua musica e a chi ti piacerebbe arrivare in futuro?
«Sicuramente la mia musica si rivolge a chi potrebbe apprezzarla, ma anche a chi non la trova interessante, pecche ritengo che le critiche siano sempre molto costruttive. Mi piacerebbe far arrivare i miei pezzi ai ragazzi della mia età, perchè mi piace l’idea che il pubblico possa crescere nel tempo insieme a me, come se fossimo amici».
Videointervista a Namida | Castrocaro 2021
Nico Donvito
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