A tu per tu con la band fiorentina, in uscita con il nuovo singolo intitolato “L’amore ci sorprende”
A pochi mesi di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere i Nèra, al secondo: Samuele Casale (cantante), Niccolò Coveri (bassista) e Giulio Gaudenzi (batterista). “Le chiacchiere stanno a zero” cantano nella loro nuova singolo intitolato “L’amore ci sorprende”, disponibile in rotazione radiofonia e sulle piattaforme streaming dallo scorso 19 giugno per l’etichetta NIC United e distribuito da Believe. Li abbiamo raggiunti via Skype per approfondire la loro conoscenza e per parlare di questo nuovo inedito.
Ciao ragazzi, bentrovati. Partiamo da “L’amore che ci sorprende”, cosa racconta?
«Può raccontare tante cose, diciamo che è un pezzo nato nel periodo del lockdown, abbiamo composto il brano e girato anche il video a distanza. Volevamo parlare appunto della situazione che stavamo vivendo, in riferimento a quel distanziamento sociale totalmente incompatibile con l’amore, così abbiamo scritto un brano sul questo sentimento, lo stesso che riesce sempre a sorprenderci nonostante le distanze».
Dal punto di vista musicale, come siete arrivati a questo sound? Pensate di aver trovato lo stile che più vi rappresenta?
«A livello musicale più o meno seguiamo sempre la stessa linea, il nostro stile, rileggere sonorità vintage in chiave moderna, con una struttura che sia radiofonica, unendo il tutto ad un po’ di sano rock suonato con strumenti veri. In dieci anni ne abbiamo fatte di cose, siamo cresciuti tantissimo, fino ad arrivare ad un nostro sound e ad una nostra identità. Poi, in futuro chissà, non si può mai sapere, magari domani decidiamo di stravolgere tutto e dirigerci verso altri orizzonti musicali».
Al netto della confusione dovuta al particolare momento storico che stiamo vivendo, come procedono i lavori per la realizzazione del vostro primo album e cosa dobbiamo aspettarci a riguardo?
«Fondamentalmente non c’è ancora una data di uscita, non sappiamo ancora bene in che periodo pubblicarlo, anche perché non siamo mai convinti fino alla fine, sicuramente è un disco ancora aperto. Per il momento siamo concentrati sull’uscita dei vari singoli che poi, si spera presto, faranno parte di un album vero e proprio. Sono tutti brani scritti da noi e Valerio Carboni, il nostro produttore, in ciascun pezzo ci sono le nostre esperienze personali. Il giorno che uscirà il nostro primo lavoro discografico sarà per noi un nuovo inizio, non bisogna mai considerarlo come la fine di un percorso».
Nico Donvito
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