Il rapper Nerone ci ha presentato il suo nuovo progetto, uscito venerdì 14 giugno
Parte tutto dal titolo: Gemini, ovvero gemelli, un segno dice: “che rappresenta la mia personalità, anche se alla fine credere all’oroscopo è difficile… poi però lo leggi e qualche dubbio ti viene. Questo è un disco in cui parlo molto di me, c’è tutto il mio vissuto, il mio mondo, i miei amici e il mio modo di vedere la musica”. Nerone è convinto di aver fatto il massimo e ammette l’ansia di uscire con un disco importante, che come lui stesso ammette rappresenta tutta la sua maturazione.
Quella maturazione che si può trovare in effetti qua e là sparsa per tutte le 13 tracce, tra brani più conscious e riflessivi e punchline più aggressive, e così si va dalla possibile hit Avengers con la doppia collaborazione con Ensi e Jake La Furia, di cui lo stesso rapper si dice entusiasta, alle lunghe riflessioni affidate al brano Mezza siga, dedicato ad un amico che non c’è più. Oltre a Jake ed Ensi nel disco sono poi presenti Gemitaiz, Warez, Nex Cassel ed Egreen, tutti ben amalgamati e funzionali al progetto che in questo modo diventa ancor più vario ed interessante.
Nerone comunica a più livelli, riesce a galleggiare ottimamente tra il serio e lo sfottò senza cadere nel banale o nell’eccessiva leggerezza. “Sono contento, quando esce un disco è sempre bello. Non è stato per niente facile perchè se vuoi fare bene questo lavoro ti devi impegnare e realizzare un prodotto di qualità costa fatica”.
Poi una chicca: “qualche anno fa mi chiesero un duetto per Sanremo, io avevo un’idea, un pezzo, poi però le intenzioni e le condizioni svanirono. Non sono chiuso verso il mondo mainstream e di Sanremo, ma ci andrei solamente alla mie condizioni, si può anche andare là e portare qualcosa di bello, vedi Rancore quest’anno”.
“Suonare in giro, fare freestyle, improvvisare e saper superare anche quello che va storto ti rende maturo e pronto a fare i dischi” – sottolinea l’arista – “io non passo tutte le giornate a scrivere, però quando lo faccio evidentemente è perché ho qualcosa da comunicare e credo qui si senta eccome”.
Il rapper presenta il suo disco come un viaggio, riflessione a cui lega l’originale idea della copertina per l’edizione fisica, volutamente lasciata vuota e “designabile” dall’ascoltatore: “mi hanno detto che un disco senza una vera copertina risulta poco appariscente, ma io me ne frego. Ho pensato in questo modo di dare la possibilità a tutti di mettere in mostra la propria interpretazione. A breve ci sarà una specie di contest dove sceglieremo le 10 proposte più belle ed originali che verranno esposte a settembre insieme a quelle di alcuni amici writer”.
Un disco ben pensato, ispirato e realizzato ottimamente anche grazie alle produzioni di 2P e Paolo Adma, che rappresenta molto probabilmente il vero e proprio upgrade per il rapper milanese.
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