giovedì 21 Novembre 2024

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Niccolò Agliardi: togliendo il quasi, “Johnny” è proprio magia! – RECENSIONE

Disponibile dal 24 agosto il nuovo singolo del cantautore milanese, primo estratto da “Resto

Quando le parole faticano a farsi spazio in un momento di emozione, è lì che arriva Niccolò Agliardi, artista che consideriamo tra le migliori penne della nuova scena cantautorale italiana, sin dai tempi del suo esordio discografico risalente al 2005 con l’album “1009 giorni”. Da allora, di tempo ne è passato e di inchiostro se n’è consumato, tante le collaborazioni e le canzoni realizzate con alcuni dei nostri migliori rappresentanti (Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Emma, Zucchero, Elisa, Niccolò Fabi, Arisa, Ermal Meta, Anna Oxa, Gianluca Grignani, Mietta, Bianca Atzei, Virginio, Simona Molinari e molti altri), oltre a molteplici sodalizi internazionali (Bryan Adams, Damien Rice, Mika, Mark Harris e Guy Chambers).

Reduce dall’appassionata esperienza televisiva di “Dimmi di te”, il cantautore milanese torna in rotazione radiofonica con “Johnny”, apripista del suo nuovo progetto discografico Resto, la cui uscita è prevista per il prossimo 14 settembre. Un doppio album antologico nel quale si ripercorre la carriera dell’artista attraverso alcuni dei pezzi più importanti del suo repertorio, tra cui: “Perfetti”, “Fratello pop”, “Non importa veramente”, “Mi manca da vicino”, “Simili” e “L’ultimo giorno d’inverno”, più l’aggiunta di tre brani inediti.

Il primo singolo estratto narra la storia di un diciottenne desideroso di partire e diventare grande, con una valigia piena di sogni e insicurezze tipiche del nostro tempo, come rivelato dallo stesso Agliardi: «Ho scelto di intraprendere un percorso da genitore affidatario ed è così che, quasi all’improvviso, mi ritrovo nel nuovo ruolo di padre di un ragazzo che ha visto “il mare da tutti le parti ma non il futuro”. Il mio compito è quello di insegnare a costruirselo appena dopo averlo sognato. In un paese che promette molto ma non sempre mantiene».

Un racconto ispirato da una lunga chiacchierata con Gino Pacifico, altra prestigiosa firma della nostra canzone d’autore, e che prende spunto dal vissuto personale dell’artista ma, allo stesso tempo, descrive ad ampio raggio la situazione dei giovani d’oggi, che avrebbero bisogno di meno ostacoli e qualche “buona fortuna” in più, centrando l’obiettivo e toccando, ancora una volta, le corde sensibili della nostra anima. Quella di Niccolò Agliardi è musica da difendere, con le unghie e con i denti, con gli ascolti e i sentimenti, perché c’è davvero poco da aggiungere a versi come: “Ti mangi il mondo e fai pure scarpetta con quel che rimane, perché la vita è bastarda ed il cuoco migliore è la fame”. Togliendo il quasi, “Johnny” è proprio magia!

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Johnny | Audio

Johnny | Testo

Con i capelli che ti stanno meglio
se non te li asciughi
e quell’inglese che hai studiato poco
infatti, non lo usi
perché ti vergogni
che sei in Europa da quando sei nato
ma non te ne accorgi
e allora la sogni

Mentre ti fai valere adesso
o almeno ci provi
con quello che hai imparato in strada
con i tuoi occhiali nuovi
se hai risparmiato
con i tuoi anni di poche parole
di un cuore in frantumi
in una paese di scelte obbligate, di bei panorami
nella provincia di un paio di birre
e in una casa di pace e di guerre

Buona fortuna Johnny
buona fortuna
Buona fortuna Johnny
buona fortuna

Con il marsupio che non vuoi capire
perché non si mette
ed una in fila all’altra tutte le tue sigarette
così vola il tempo
e tuo cugino ti passa la musica da scaricare

Ed ogni giorno di scuola che aspetti la sera
solo per Tyffany della seconda che vedi in corriera
ma lei non ti guarda
cosa faresti per conquistarti
i suoi occhi distratti
la porteresti in estate al concerto di Jovanotti
che già ti sudano il cuore e le mani
cucciolo d’uomo e di Pasolini

Buona fortuna Johnny,
buona fortuna
Buona fortuna Johnny,
buona fortuna
prova a partire Johnny,
prova a partire
prova a partire Johnny,
prova a partire

Con i capelli che ti stanno meglio
se non te li asciughi
e il passaporto ancora tutto vuoto
perché non lo usi
se hai diciott’anni e vedi il mare da tutte le parti
ma non il futuro e infatti lo sogni

Buona fortuna Johnny,
buona fortuna
Buona fortuna Johnny,
buona fortuna
fatti del bene Johnny,
fatti del bene

Ti mangi il mondo
e fai pure scarpetta
con quel che rimane
perché la vita è bastarda
ed il cuoco migliore
è la fame

E allora pensaci bene
oh Johnny pensaci bene
pensaci bene

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.