Nicol: “In musica la sincerità viene prima di tutto” – INTERVISTA

A tu per tu con Nicol per parlare del nuovo EP intitolato “Giornate umide”. Ecco la nostra intervista alla giovane artista in occasione di questa nuova uscita
Dopo l’esperienza di Sanremo Giovani 2024 e l’opening act del PalaJova, Nicol ha pubblicato il suo nuovo Ep “Giornate umide”, disponibile per Columbia Records / Sony Music Italy su tutte piattaforme digitali da venerdì scorso e dal 28 marzo anche in versione fisica.
Insieme a “Giornate umide” feat. Mazzariello, l’omonimo EP includerà gli inediti “Intro” feat. Lowlow e “Viscere” feat. Fabri Fibra, oltre ai pezzi già editi “Come mare” e “Ritornerai”. Ecco cosa ci ha raccontato.
Nicol presenta l’EP “Giornate umide”, l’intervista
Qual è stata la scintilla che ha dato vita a queste canzoni e a questo progetto?
«In realtà, dentro c’è una canzone che si chiama “Ritornerai”, proposta in versione acustica, che è stata scritta circa cinque anni fa, quindi è partito tutto un sacco di tempo fa. Questo progetto, quindi, è sicuramente frutto di tanto lavoro fatto in questi anni. In fin dei conti, però, racchiude solo una parte di me, non mi rappresenta totalmente, ma solo nella mia parte più intima e più vulnerabile. Ovviamente, in cinque anni, ho scritto e sperimentato molto, ma ho deciso di realizzare un disco coerente con i pezzi già usciti, che sono appunto “Ritornerai”, “Come mare” e “Viscere”».
Il brano che da il titolo all’Ep, “Giornate umide”, è nato dall’incontro con Mazzariello. Ci racconti com’è andata?
«Io e Mazza ci siamo conosciuti nei corridoi di Sanremo Giovani. Subito dopo le prime audizioni romane. Siamo andati a pranzo insieme perché condividiamo entrambi la stessa casa discografica, la Sony, e così abbiamo fatto questo pranzo assieme, ci siamo conosciuti, io avevo ascoltato un po’ delle sue cose lui le mie e ci siamo promessi già da lì di ritrovarci a Milano per provare a realizzare qualcosa insieme. Una volta in studio, in una giornata non a caso molto umida, abbiamo scritto di getto tutto il pezzo».
A distanza di qualche mese e a mente fredda, cosa ti ha lasciato di concreto l’esperienza di Sanremo Giovani 2024?
«Beh, sicuramente Mazzariello, prima di tutto. Oltre a lui, mi è scattata una cosa quando sono salita sul palco per esibirmi a Saremo Giovani. Fino a quel momento vivevo con tanta ansia quei contesti, essendo un po’ una persona paranoica, mi era capitato spesso di sentirmi a disagio. In quel frangente mi sono imposta di tirare fuori un po’ di forza e, soprattutto, di divertirmi. Mi è proprio scattato questo pensiero in testa e da lì me lo sto portando dietro. Devo ammettere che è molto bello, perché ora riesco a godermi tutto con più leggerezza».
Per concludere, quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgogliosa di un progetto come “Giornate umide”?
«La sincerità prima di tutto, perché quello che sono in tutti i pezzi, in particolare in quelli contenuti in questo nuovo Ep perché sono più intimi, mi sento molto sincera. E poi l’intimità che sono riuscita a ricreare, aprendomi il più possibile, cosa che personalmente faccio fatica a fare nella vita di tutti i giorni. Queste sono le cose di cui sono più fiera, insieme alle persone che ho scelto di avere al mio fianco, con cui ho instaurato nel tempo un rapporto di fiducia. Per me è un grande traguardo essere arrivata fin qui con determinate persone che stimo e a cui voglio bene».