Nicolò Filippucci ci fa vedere il bene e il male con “Yin e Yang”- RECENSIONE
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Analisi dell’ultimo singolo di Nicolò Filippucci, concorrente in gara ad Amici 24. “Yin e Yang è un pezzo classico con un testo personale e profondo
Nicolò Filippucci, 18 anni, perugino, ha presentato al pubblico il suo nuovo inedito dal titolo “Yin e Yang” direttamente da Amici 24. Un brano semplice, iterativo, frequente. In una sorta di loop apparentemente infinito, illimitato, senza confini. Un brano che inizia e sembra non terminare mai, e nel quale, senza veder scorrere la barra del tempo che passa è difficile ritrovarsi e comprendere a che punto del pezzo si è.
Una lirica che avrebbe avuto bisogno di una maggiore elaborazione e di minor ridondanza. Di fatto si tratta di tre versi e un ritornello che si ripetono per due volte, andando a sforare di poco i tre minuti. Percepiti nove.
Ed è un peccato perché il contenuto è anche interessante. Ma incastrato così, in un una ripetitiva sinuosità, va a perdersi, svuotarsi, disorientarsi. Il ritmo segue la stessa filosofia, senza guizzi particolari se non dovuti alle eccellenti doti vocali di Nicolò, mai posti in discussione. Ed è proprio qui quel senso di un occasione perduta.
La sensazione che trasmette questa “Yin e Yang” è quella di aver prodotto un pezzo bastevole, sufficiente. Un dovere assolto senza guizzi, sussulti o scosse particolari. Ed è un peccato, perché Nicolò è molto più di questa canzone. Rispetto al precedente inedito “Non mi dimenticherò”, ad esempio, appare come un netto ed inaspettato passo indietro. Un’intimità più dismessa, assopita, assorta…che risulta manchevole non essere riusciti ad abbracciare di nuovo.