Nicolò Filippucci e il caos necessario di “Un’ora di follia” – RECENSIONE

Analisi del nuovo inedito di Nicolò Filippucci, allievo in gara ad Amici 24. “Un’ora di follia” è il titolo del brano disponibile in digitale a partire dal prossimo 6 maggio
Nicolò Filippucci torna con “Un’ora di follia”, il nuovo inedito presentato nel corso della settima puntata del serale di Amici 24 (qui le nostre pagelle), ma già fatto ascoltare durante il pomeridiano nel corso della gara inediti giudicata dalle radio.
Il brano arriva dopo i precedenti “Yin e Yang”, “Non mi dimenticherò” e “Cuore bucato“, e rappresenta in pieno l’evoluzione del giovane artista dall’entrata nella scuola fino ad oggi.
Il brano è dominato da un’urgenza narrativa che esplode fin dal primo verso::“Io rancoroso come Dave dei Megadeth” e che attraversa tutto il testo con immagini precise, mai scontate, capaci di fondere riferimenti pop e vissuto personale.
“Un’ora di follia” è la fotografia di una relazione ai margini, fatta di silenzi taglienti, sguardi caleidoscopici e corse a contromano sui guardrail. Nicolò Filippucci canta l’attrazione per l’instabilità, per l’amore che consuma, per le scelte che animano la nostra vita.
Il risultato è un ritratto sincero di chi si è fatto del male più di una volta e continua a farlo, ma senza perdere del tutto la voglia di salvarsi.
Nicolò Filippucci – “Un’ora di follia” | Testo
Io rancoroso come Dave dei Megadeth
quante volte ti penso
tu che dicevi tutto può succedere
nelle notti d’agosto
Io che non piango per l’ennesimo addio
ma non piango per l’ennesimo
tu che spegnevi la musica
ora regna il silenzio
Nel tuo riflesso verde e violento
caleidoscopico sguardo che mi fai
ma è per noia che siamo qui
tu lo sai, tu lo sai
Per un’ora di follia
davvero non so cosa farei
ma il piacere è un falso dio
che poi ti giudica
ci schiantiamo in contromano, in contromano
sopra i guardrail
okay, giuro questa volta è l’ultima
Tutta la vita che mi faccio del male
all’ascensore preferivo le scale
cercavo amore nelle feste mondane
già lo sai, già lo sai (dove sei, dove sei)
Per un’ora di follia
davvero non so cosa farei
okay, giuro questa volta è l’ultima
davvero finisce qua
ennesima scusa
ma per non ferirsi
È facile a dirsi
ancora mi fissi
spegnendo la musica
ora regno il silenzio
Giuro questa volta è l’ultima
tutta la vita che mi faccio del male
all’ascensore preferivo le scale
cercavo amore nelle feste mondane
già lo sai, già lo sai (dove sei, dove sei)
Per un’ora di follia
davvero non so cosa farei
okay, giuro questa volta è l’ultima